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Infortuni in calo...troppo lieve

Nei giorni scorsi l’Inail ha presentato i dati provvisori, relativi al 2003, sull’andamento infortunistico nel nostro Paese.
Considerando il dato generale, nel 2003 gli infortuni sul lavoro sono diminuiti dell’1,76% rispetto all’anno precedente, passando da 968.000 a 951.834. Se è positivo il fatto che gli infortuni siano calati, è tuttavia da rilevare che, anche considerando l’aumento occupazionale dell’1% verificatosi nel 2003, il trend di diminuzione è meno marcato rispetto al 2002. In tale anno infatti gli infortuni hanno fatto registrare un -3,5%.
In generale si è assistito ad un ridimensionamento degli infortuni in itinere, un fenomeno che era in continua espansione dall'entrata in vigore del D.Lgs. 38/2000: i dati provvisori indicano una diminuzione del 2,8%.

In calo anche gli infortuni mortali, che sono passati dai 1.418 del 2002 a 1.311 del 2003 ( -107 casi). A tale proposito Maurizio Castro, Direttore Generale dell’Inail, ha rilevato: “…quattro morti al giorno sono un costo morale intollerabile per un Paese civile. […]. Non bisogna guardare ai cento morti in meno, ma ai 1.300 lavoratori che lo scorso anno hanno perso la vita e alle centinaia e centinaia di drammi che ogni giorno si consumano sui luoghi di lavoro.”

Sul calo degli infortuni mortali avrebbe inciso anche l’introduzione della patente a punti: nel 2003 gli infortuni mortali in itinere sono infatti passati da 327 a 262 (-65 casi). Prendendo in esame il settore dell’industria e dei servizi, gli infortuni mortali in totale sono passati da 1260 a 1205 (-55 casi): tuttavia considerando quelli “in occasione di lavoro” vi è un aumento di 5 unità (da 950 a 955 casi), mentre quelli “in itinere” sono passati da 310 a 250 (-60 casi).

A livello settoriale, il fenomeno infortunistico è in calo in particolare in Agricoltura, dove il dato 2003 (-3,94%) "prosegue un trend in discesa che si pone in linea con le perdite di posti di lavoro che caratterizzano il settore ormai da decenni.” Più moderato il calo nel complesso dell’Industria e Servizi (-1,57% nel 2003).
Nel settore delle Costruzioni l’andamento infortunistico rimane pressoché stabile, dopo il calo che si era registrato negli anni precedenti. Tuttavia il risultato è stato giudicato dall’Inail “non del tutto negativo” se si tiene conto della crescita di occupati che ha conosciuto il settore nel 2003 (+3,5%).
Va rilevata anche la crescita degli infortuni nel Commercio al dettaglio (+5,1%)e la contrazione, sia di infortuni che di morti, nei Trasporti.
A livello territoriale, il fenomeno infortunistico regredisce al Sud (in particolare in Puglia, Calabria e Basilicata), nel Nord Ovest e, in misura più contenuta, al Centro. Sostanzialmente stabili gli infortuni nelle Isole e nel Nord Est, dove, però, si devono registrare incrementi di rilievo in Trentino Alto Adige.

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