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Strumenti pratici per gestire stress e rischi psicosociali
Bruxelles, 30 Apr – In relazione a “ Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlati”, la nuova campagna “ Ambienti di lavoro sani e sicuri” dedicata ai rischi psicosociali e promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro per il biennio 2014-2015, sono stati pubblicati i primi strumenti pratici per la gestione dello stress e dei rischi psicosociali.
Sul sito dedicato alla campagna si ricorda infatti che “lo stress lavoro-correlato e i rischi psicosociali possono essere identificati e gestiti con successo, esattamente come ogni altro rischio per la sicurezza e salute sul lavoro.
Come? Con una serie di strumenti pratici, efficaci e facili da utilizzare.
Molti di questi strumenti sono particolarmente utili per le piccole imprese, in quanto consentono loro di adempiere agli obblighi di legge e di migliorare le prestazioni dell'organizzazione. Gli strumenti mostrano come avviene la valutazione dei rischi psicosociali e come attuare le azioni rivolte all'eliminazione o alla riduzione di tali rischi, persino con risorse limitate a disposizione”.
Nel sito sono presentati un elenco di risorse/strumenti nazionali e un elenco di utili strumenti sviluppati da partner dell'Unione Europea e organizzazioni internazionali.
Rimandando i lettori a futuri approfondimenti del nostro giornale, segnaliamo alcuni strumenti nazionali:
- Valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato: “il percorso intrapreso è stato di sperimentare e validare sia il modello teorico dei sei Management Standards-metodologia HSE sia gli strumenti utilizzati nel percorso. La valutazione del rischio da stress lavoro correlato avviene attraverso tre fasi. Fase propedeutica in cui si ‘prepara l’organizzazione’ con la costituzione del gruppo gestione della valutazione, per programmare e coordinare lo svolgimento dell’intero processo valutativo modulando il percorso in funzione degli esiti; sviluppare una strategia comunicativa e coinvolgimento del personale; sviluppare il piano di valutazione del rischio. Fase preliminare il gruppo suddetto compila la ‘lista di controllo’ costituita da eventi sentinella, fattori di contenuto e contesto lavorativo. Fase approfondita ci si giunge nel caso in cui dalla valutazione preliminare sia emerso un rischio medio o alto e le azioni correttive attuate per le aree critiche siano risultate inefficaci. Nella valutazione approfondita si utilizza il questionario-strumento indicatore. Per la gestione e monitoraggio si utilizza la metodologia del focus group. Il modello dei Management Standars illustra le sei dimensioni organizzative chiave rappresentate da: domanda, controllo, supporto, relazioni, ruolo e cambiamento”. Strumento sviluppato da: INAIL – Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro;
- Risk Organization Assessment Questionnaire-ROAQ di E. Cordaro, D. Di Nicola: “il test ROAQ e il ROAQ-R (forma ridotta) sono composti rispettivamente di 68 item e di 28 item. Il ROAQ-R è valido per pressoché tutte le realtà lavorative, mentre il ROAQ nella forma intera è stato validato per gli enti pubblici e per il terzo settore. Il test ROAQ e ROAQ-R sono organizzati per raccogliere le impressioni dei soggetti che compongono il sistema, secondo una visione costruttivista dei processi d’apprendimento. I Cinque fattori analizzano le variabili conversazionali secondo le due dominanti di variabili conversazionali d’azione e variabili conversazionali emozionali; le prime tese a recuperare un’azione con una predominanza delle componenti cognitive, le seconde con una predominanza delle componenti emotive. I fattori sono: ‘Adeguatezza dei flussi di azioni comunicazionali’, ‘Coinvolgimento con l’oggetto di lavoro’, ‘Rispetto del rapporto tra vita privata e vita lavorativa’, ‘Clima relazionale’, ‘Non si adottano comportamenti e/o modelli organizzativi finalizzati a definire e/o creare un disagio lavorativo’”. Sviluppato da: Associazione di Psicologia delle Organizzazioni e del Lavoro In Sicurezza; Association work and organization security - APOLIS
- La valutazione dello stress lavoro correlato proposta metodologica: “nel modello proposto, il processo di valutazione e di gestione dei rischi correlati allo stress prevede sei fasi: raccolta dati organizzativi, coinvolgimento dei dirigenti/preposti e informazione ai lavoratori, l’indagine valutativa condotta da un equipe, la pianificazione degli interventi, l’attuazione degli interventi e verifica/aggiornamento con frequenza biennale. Per le aziende fino a 10 dipendenti il datore di lavoro può compilare la prima parte della check-list riguardante gli indicatori aziendali. Se il punteggio è alto, si deve compilare tutta la check-list, attraverso l’analisi del contesto e del contenuto lavorativi ; nel caso di istanze giudiziarie per molestie sessuali e/o morali in corso si procede alla valutazione della percezione dello stress con il coinvolgimento dei lavoratori mediante la somministrazione di un questionario, validato statisticamente, e/o altri strumenti soggettivi al fine di eliminare, ridurre o gestire la condizione di stress lavoro correlato. Per le aziende oltre 10 dipendenti si compila tutta la check-list, che può essere una scheda unica oppure per partizioni organizzative o mansioni omogenee, e si esegue lo stesso percorso sopracitata come per le aziende di piccole”. Sviluppato da: Network Nazionale per la Prevenzione Disagio Psicosociale nei Luoghi di Lavoro
Riportiamo per concludere altri strumenti, disponibili anche in lingua italiana, che arrivano dalla Svizzera:
- Stressnostress.ch: un programma per diminuire e prevenire lo stress sul posto di lavoro, destinato ai collaboratori e ai quadri dirigenti (informazioni, misure a livello organizzativo, misure individuali, check list) sviluppato da Segratariato di Stato dell'economia SECO – SUVA – Promozione Salute Svizzera;
- S-Tool: un programma per diminuire e prevenire lo stress sul posto di lavoro, destinato ai collaboratori e ai quadri dirigenti (informazioni, misure a livello organizzativo, misure individuali, check list) sviluppato da Promozione Salute Svizzera;
- EKAS-Box: uno strumento interattivo per l’installazione di posti di lavoro. Un modulo si occupa dell’organizzazione del lavoro e quindi dei rischi psicosociali. Sviluppato da EKAS.
Fonte: EU-OSHA
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