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Stress lavorativo: al via la campagna informativa

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio psicosociale e stress

04/07/2002

L'iniziativa dell'Agenzia europea mira ad accrescere la consapevolezza dei rischi dello stress legato al lavoro e a suggerire soluzioni efficaci.

L'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha lanciato in questi giorni, presso il Parlamento europeo a Strasburgo, una vasta campagna di informazione mirata a combattere lo stress legato al lavoro, che rappresenta la seconda malattia professionale più diffusa nell'Unione europea dopo il mal di schiena.

L'iniziativa, che rappresenta l'elemento centrale della Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, sarà la prima campagna a livello europeo ad affrontare lo stress legato all'attività lavorativa, un problema che, secondo le stime, interessa oltre 40 milioni di lavoratori nei paesi UE.

Infatti da una recente indagine emerge che il 28% dei lavoratori dei Paesi UE afferma di essere affetto da stress legato al lavoro; in particolare le donne sembrano soffrirne in maniera leggermente superiore rispetto agli uomini, ma per entrambi i sessi, lo stress può rappresentare un problema in tutti i settori e a tutti i livelli di un'organizzazione.

Una delle cause più comuni dello stress lavorativo è la mancanza di controllo del proprio lavoro. Il 35% dei dipendenti, ad esempio, sostiene di non avere alcuna autorità sull'ordine delle proprie mansioni e il 55% afferma di non avere alcuna influenza sul tempo di lavoro. La monotonia, i tempi di scadenza ristretti (a cui afferma di attenersi regolarmente il 29% degli impiegati) e il mobbing sono alcuni dei fattori dell'equazione.

I costi umani sono rilevanti. Si stima che le malattie cardiovascolari nell'UE siano dovute, per il 16% negli uomini e per il 22% nelle donne, allo stress legato all'attività lavorativa. A questo problema si associano altre malattie e condizioni, quali i disturbi muscolo-scheletrici e problemi di salute mentale.

Il problema ha inoltre pesanti risvolti economici; dal 50% al 60% dell'assenteismo, ad esempio, è riconducibile allo stress nell'ambiente di lavoro. Associato ai costi sanitari connessi, il conto annuale complessivo per l'UE è stimato pari a circa 20 miliardi di euro, senza considerare la perdita di produttività

"Lo stress è un problema crescente con enormi costi umani ed economici, ma non dobbiamo accettarlo,' afferma la Sig.ra Anna Diamantopoulou, commissario europeo per l'Occupazione e gli affari sociali . ' La Commissione é convinta che lo stress legato al lavoro puó e deve essere prevenuto. Tuttavia, sappiamo che l'unico modo per affrontarlo effettivamente é quello di lavorare tutti insieme. Ció vuol dire che tutti partecipino: dai politici ai ricercatori, ai partner sociali, fino ai singoli lavoratori. La campagna organizzata dall'Agenzia è un passo importante in questa direzione'.

La campagna, che è sostenuta da tutti gli Stati membri, la Commissione europea e il Parlamento, i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro si concluderà in ottobre in concomitanza con la Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, che in Italia si svolgerà dal 21 al 25 ottobre 2002.

Hans-Horst Konkolewsky, direttore dell'Agenzia europea, aggiunge: "Sebbene l'estensione di questo problema in crescita vari marginalmente tra gli Stati membri, le cause sono molto simili in tutta l'UE, garantendo una campagna di livello europeo. La nostra campagna, ''Lavorare con Stress'', ci consentirà non soltanto di ottenere economie di scala ma, cosa più importante, di contare su e diffondere esempi di buona prassi per combattere lo stress legato al lavoro in tutta l'Unione. Nessun singolo paese ha la soluzione; insieme, tuttavia, possiamo intervenire su questo gravoso problema sotto l'aspetto umano ed economico."

A sostegno di questa iniziativa, la campagna dell'Agenzia consentirà di accrescere la consapevolezza dei rischi dello stress legato al lavoro e suggerire soluzioni efficaci attraverso una serie di strumenti, fra cui pacchetti informativi completi in tutte le 11 lingue UE, manifesti, opuscoli e un sito web multilingue.

L'Agenzia annuncerà anche i vincitori dei premi per la Buona prassi europea destinati alle organizzazioni che hanno affrontato con maggior successo il problema dello stress connesso all'attività lavorativa e alcuni suoi elementi scatenanti.


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