Metodologia per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato
Roma, 19 ott – Il Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) ha specificamente e chiaramente individuato lo stress lavoro-correlato (SLC) come uno dei rischi che devono essere valutati e gestiti nelle aziende. Tuttavia al di là della normativa vigente, che ha demandato alla Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro l’elaborazione di indicazioni per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato, è fondamentale il ruolo della ricerca scientifica nel fornire contributi “finalizzati all’elaborazione e all’aggiornamento continuo di strumenti validi e soluzioni utili per la valutazione e gestione di tale rischio, anche attraverso l’individuazione e la diffusione di buone pratiche gestibili dalle figure della prevenzione che operano in azienda”.
A ricordarlo è Sergio Iavicoli, Direttore del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (DIMEILA) dell’Inail, nella prefazione relativa alla nuova edizione del manuale Inail del 2011 che aveva l’obiettivo di supportare le aziende con una proposta metodologica per la valutazione e gestione del rischio SLC sostenibile, di facile utilizzo, basata su approcci e procedure scientificamente fondati.
Partendo anche dalla consapevolezza che la gestione del rischio SLC rappresenta anche un investimento per l’azienda e per la salute dei lavoratori, la nuova edizione del percorso metodologico è stata aggiornata e integrata alla luce dei casi studio e delle sperimentazioni effettuate dal gruppo di ricerca del Dimeila, nonché dei risultati di ricerca scaturiti dalla partecipazione in progetti nazionali con il Coordinamento tecnico interregionale, l’Università degli Studi di Verona, l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna e Sapienza Università di Roma. Ad esempio il progetto CCM 2013 Piano di monitoraggio e d’intervento per l’ottimizzazione della valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato finanziato dal Ministero della salute e il Progetto BRIC 2015 finanziato dall’Inail, per lo sviluppo di analisi secondarie e studi di fattibilità per l’ottimizzazione e integrazione degli strumenti di valutazione.
Nel nuovo documento Inail “La metodologia per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato. Manuale ad uso delle aziende in attuazione del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.”, realizzato con il coordinamento scientifico di Sergio Iavicoli e Benedetta Persechino (DIMEILA), continua il riadattamento e l’integrazione del modello Management standard approntato dall’Health and safety executive (Hse) per offrire, come ricordato da Sergio Iavicoli, un percorso sistematico, “frutto di esperienze di ricerca, che permetta al datore di lavoro (DL), attraverso il coinvolgimento attivo di tutte le figure della prevenzione presenti in azienda, di gestire il rischio SLC al pari di tutti gli altri rischi previsti dalla vigente normativa, in maniera integrata, nell’ottica della semplicità ma, al tempo stesso, del rigore metodologico anche attraverso l’utilizzo di strumenti validati”.
Quello che vuole offrire il documento Inail è, a partire dalla normativa vigente, un ‘metodo unico integrato’ che, a partire dal modello operativo dei Management standard, adatti e valorizzi i punti di forza delle esperienze metodologiche nazionali. Un metodo che si integri con una piattaforma online – anch’essa rinnovata - disponibile sul sito web Inail, e utilizzabile dalle aziende, previa registrazione gratuita.
La “ Piattaforma Inail per la valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato” è stata predisposta con gli obiettivi di:
- “offrire alle aziende un ambiente di lavoro virtuale, sia per l’utilizzo degli strumenti di valutazione del rischio SLC, che per l’elaborazione dei dati (con il supporto di software online) oltre che per la stesura dei relativi report;
- permettere la raccolta sistematica di dati strutturati, utili sia per il monitoraggio che per lo sviluppo e l’integrazione degli strumenti sulla base delle evidenze di ricerca”.
Proprio a partire da questo database, che costituisce uno dei bacini di dati più ampi e strutturati in ambito europeo su questa tematica, è stato possibile integrare e aggiornare i risultati delle attività di ricerca e di monitoraggio per la verifica dell’efficacia del percorso metodologico.
Riportiamo, dal documento, che vi invitiamo a leggere integralmente, alcune ulteriori indicazioni sulle funzionalità principali e vantaggi connessi all’uso della piattaforma online:
- “Registrazione gratuita con accesso completo a tutte le risorse metodologiche;
- Documentazione di supporto per l’implementazione del percorso metodologico (FAQ, Guida all’uso della piattaforma, Cronoprogramma, Documento Gruppi omogenei, Tutorial focus group);
- Ufficio virtuale che consente alle aziende di gestire in autonomia le attività di valutazione e di accedere permanentemente all’area riservata (creazione Gruppi omogenei, inserimento ed elaborazione dei relativi dati);
- Software online per il calcolo standardizzato dei dati di valutazione preliminare e foglio di calcolo Excel offline per misurare gli andamenti degli Eventi sentinella;
- Software online per il calcolo standardizzato dei dati di valutazione approfondita sulla base del campione di riferimento nazionale, doppia modalità di caricamento dati (per singolo questionario o in blocco tramite foglio Excel offline specifico per ciascun Gruppo omogeneo);
- Report di valutazione con risultati generali e specifici da allegare al DVR;
- Servizio di assistenza all’uso della metodologia e della piattaforma, tramite indirizzo di posta elettronica dedicata (stresslavorocorrelato@inail.it)”.
In definitiva si indica che in Italia l’impatto della diffusione della metodologia proposta e il generale accrescimento del livello di consapevolezza sull’importanza di una corretta gestione dello SLC in azienda, sono evidenziati - come sottolineato da Sergio Iavicoli - dai “risultati dell’indagine europea tra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti ESEnER dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) che mostrano un cambiamento radicale dell’Italia nella gestione del rischio SLC: dal 2010 in cui si posizionava agli ultimi posti in Europa, al 2015 dove si collocava al di sopra della media europea (Eu-30), rispetto alla gestione di tale rischio e allo sviluppo di specifiche azioni preventive”.
Concludiamo riportando l’indice del documento:
Il quadro normativo di contesto
Evoluzione della normativa
Le indicazioni per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato
Valutazione preliminare
Valutazione approfondita
Considerazioni
Il percorso metodologico per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato
Premessa
Il percorso metodologico: fasi, attività e strumenti
Fase propedeutica
Fase della valutazione preliminare
La Lista di controllo
Fase della valutazione approfondita
Il Questionario strumento indicatore
Il focus group
Fase di pianificazione degli interventi correttivi e piano di monitoraggio
La piattaforma online Inail
Funzionalità della piattaforma online
Considerazioni finali
Bibliografia
Sitografia
Appendici
Appendice 1 - Cronoprogramma
Appendice 2 - La Lista di controllo
Appendice 3A - Il Questionario strumento indicatore
Appendice 3B - Il Questionario strumento indicatore - Versione
per le minoranze linguistiche della Provincia autonoma di Bolzano
Allegati
Allegato 1 - Accordo interconfederale per il recepimento dell’Accordo quadro europeo sullo stress lavoro-correlato concluso l’8 ottobre 2004
Allegato 2 - Indicazioni necessarie alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato elaborate dalla commissione consultiva permanente
Allegato 3 - La sicurezza dei dati nel processo valutativo
Abbreviazioni
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale titolo “ La metodologia per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato. Manuale ad uso delle aziende in attuazione del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.”, realizzato da Cristina Di Tecco, Monica Ghelli, Sergio Iavicoli, Benedetta Persechino, Matteo Ronchetti (DIMEILA) in collaborazione con Antonia Ballottin, Claudio Barbaranelli, Fulvio D’Orsi, Davide Di Marzio, Grazia Fortuna, Valerio Ghezzi, Antonio Valenti, edizione 2017 (formato PDF, 2.04 MB)
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Rispondi Autore: Claudio Stellato - likes: 0 | 19/10/2017 (08:45:49) |
Esiste un errore nel collegamento alla pagina del portale INAIL. |
Rispondi Autore: Stefano Matteucci - likes: 0 | 02/11/2017 (10:59:37) |
Ci sono due rilievi sulla modalità di accesso allo strumento Inail, che funziona solo "accreditandosi". Pur comprendendo la volontà dell'Ente di usufruire dei dati immessi dagli utenti per proprie finalità istituzionali, uno strumento per la valutazione dei rischi dovrebbe essere pubblico, ovvero aperto a tutti. Invece l'accesso allo strumento e la relativa valutazione possono essere effettuati solo dal datore di lavoro di un'azienda "registrata" (quando mai un datore di lavoro in persona si occupa di questo in un'azienda media o grande). L'alternativa è farsi autorizzare dal datore di lavoro stesso. Per far questo però, bisogna "guadagnarsi" l'accesso registrandosi al sito INAIL e venendo autorizzato dal datore di lavoro stesso che pescherà il nome tra gli utenti registrati. Bene, la registrazione è online ma la ricezione dei codici d'accesso (su PEC e cellulare) dipende dalle sedi locali INAIL ed è evidentemente una procedura manuale. Non si capisce perché nel 2017 la procedura non possa essere automatizzata con invio contestuale. Risultato: attendo i codici di accesso ormai da circa 10 giorni |