Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Apre a Brescia lo sportello di ascolto ”sostegno lavoratori”

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio psicosociale e stress

29/04/2013

Associazione INOVAR lancia un’iniziativa strutturata dopo due anni di attività in modalità pilota per la prevenzione e l’intervento a sostegno del disagio da stress lavoro-correlato.

Il 13 marzo 2013 Associazione INOVAR ha aperto, presso la propria sede, lo sportello di ascolto “Sostegno lavoratori”, che ha lo scopo di aiutare i lavoratori che vivono un disagio psicologico a fronteggiare situazioni difficili all’interno dell’ambiente lavorativo, al fine di prevenire il malessere da  stress lavoro-correlato e promuovere il benessere psicofisico.
 
L’iniziativa capitalizza l’esperienza di un intervento attuato per circa due anni in modalità pilota presso alcune aziende del territorio, e trova ora la sua sede naturale all’interno di un progetto più vasto che Associazione INOVAR sta mettendo a punto, con l’obiettivo di offrire questo tipo di supporto a più categorie di lavoratori, intervenendo in maniera dedicata a sostegno del lavoratore rispetto alle diverse  fonti di stress che ne minano il benessere psicosociale. Di prossima apertura infatti anche uno sportello di sostegno dedicato agli imprenditori, per la prevenzione ed il contenimento del rischio stress legato alle responsabilità di leadership e governance, particolarmente gravose in questo momento di crisi economica, come testimoniano anche alcuni recenti episodi di cronaca.

Pubblicità
Valutazione del rischio stress lavoro-correlato
Stress lavoro - modello di documenti, kit e linee guida sulla sicurezza

“Ruoli diversi espongono a fonti di stress diverse,” afferma la Dott.ssa Manuela Rossini, Presidente di INOVAR. “E’ indispensabile che i lavoratori trovino uno spazio ed un sostegno dedicato, specialistico e non generalista, rispetto al proprio disagio lavorativo. Anche gli imprenditori, garanti di continuità lavorativa verso i propri dipendenti, necessitano di un sostegno, a maggior ragione in questo momento storico, per essere aiutati nel fronteggiare le responsabilità derivanti dal proprio ruolo”.
 
E’ dunque fondamentale che la prevenzione e promozione del benessere psico-fisico offra spazi di ascolto dedicato e competenze specifiche per la comprensione del disagio e l’avvio di un percorso di consapevolezza in relazione alle diverse fonti di stress, spesso anche di natura non lavorativa.” Aggiunge la Dott.ssa Chiara Buizza, psicologa clinica, membro del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Associazione e Coordinatrice del progetto: “Molto spesso la persona resta sola con il suo disagio perché non ne parla e nessuno la ascolta: non ne parla con il proprio Capo perché cerca di dimostrarsi all’altezza del proprio ruolo, non ne parla con i colleghi perché teme che il proprio malessere non venga capito, isolandosi così sempre di più e perdendo la potenziale rete di sostegno. Allo stesso modo non ne parla in famiglia perché vige una legge non scritta per cui ciò che avviene al lavoro deve rimanere al lavoro e non contaminare gli spazi privati. Ma la persona è un unicum e, così come è difficile trovare il giusto equilibrio tra professione e privato, altrettanto lo è scindere tra fonti di disagio professionale e fonti di disagio personale.”
 
La forma dell’intervento, completamente gratuito per il lavoratore, attivo su Brescia e Mantova e in prossima apertura a Bergamo e Cremona, prevede l’accoglienza del lavoratore e l’avvio di un percorso di sostegno strutturato in 4 incontri all’anno con i professionisti dello staff INOVAR. Precisa la Dott.ssa Emanuela Gastaldi, vicepresidente di INOVAR: “Il format di questo intervento prevede che sia l’azienda a proporre questo servizio ai propri dipendenti, avvalendosi eventualmente di contributi e finanziamenti a sostegno delle politiche di welfare messi a disposizione da alcuni bandi regionali. E’ fondamentale sottolineare che la relazione con lo staff di professionisti che seguono il percorso di accompagnamento è interamente attuato al di fuori degli spazi aziendali, a maggior tutela della privacy. L’azienda verrà a conoscenza soltanto del numero di persone che hanno partecipato, non dei nominativi e nemmeno delle cause di disagio espresse durante i colloqui.”
Il servizio non è attivabile nelle organizzazioni che già contemplino al proprio interno un Comitato Unico di Garanzia.
Lo staff di professionisti che agisce nel quadro del progetto è composto di psicologi clinici, psicologi del lavoro e coach. I colloqui possono avvenire anche in lingua straniera.
Lo sportello è attivo un pomeriggio alla settimana, il martedì dalle 17 alle 20, e riceve su appuntamento.
 
 
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito dell’Associazione www.inovar.it, o scrivendo all’indirizzo e-mail: inovar@inovar.it
 
RPS
 
 
Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Rispondi Autore: Morando - likes: 0
30/04/2013 (10:42:20)
Ottima iniziativa di codesto sportello aperto a Brescia per i lavoratori " disagio-stress sul lavoro " bisognerebbe aprire codesti sportelli in tutta Italia, "MA " da tenere conto che chi subisce gli stress maggiori psico fisici che si estendo poi alle rispettive famiglie sono subiti da chi dopo mesi, anni..di contratti precari di somministrazione interinale..viene lasciato in disoccupazione forzata sempre più mesi e mesi a casa ! Così ad i danni patrimoniali, esistenziali e morali continui si aggiungono quelli psico fisici !!! Che vanno estesi alle rispettive famiglie !Si distruggono così le famiglie dei Lavoratori messi in disoccupazione imposta e figli e mogli o mariti subiscono lo stress enorme che poi porta inevitabili a ovvie disastrose conseguenze sottovalutate dagli stessi medici del lavoro o di base e dal Governo Italiano che ha contributo con la male politica a portare alla crisi in atto !Esasperare i Lavoratori poi di fatto con sempre più disoccupazione forzata porta posso assicurarvelo alla distruzione di se stessi ma con possibilità di distruggere chi l'ha creata !Può insomma accadere di tutto! Il primo problema in Italia è risolvere la disoccupazione di ogni età e poi gli altri problemi in ordine di gravità!I medici psicologi e del lavoro ecc. possono aiutare a fare capire a codesto Governo e per chi verrà che la pessima situazione non è più sostenibile!
Morando Sergio.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!