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Una guida ai prodotti elettronici “verdi” e sicuri

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio chimico

03/12/2007

L’associazione ambientalista Greenpeace stila una classifica relativa alla presenza di sostanze pericolose e alle politiche di ritiro e riciclaggio nei prodotti elettronici di largo consumo.

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Quando andiamo ad acquistare un prodotto elettronico, come un computer, un cellulare o una console per videogiochi, raramente ci preoccupiamo della presenza di sostanze che possano rappresentare un pericolo.
 
Nemmeno pensiamo a quale potrà essere la sua fine quando, dopo poco tempo dall’acquisto, verrà sopravanzato tecnologicamente da altro e da noi accantonato come materiale di rifiuto. D’altronde preoccuparci della sua ecocompatibilità non è assolutamente semplice: trovare informazioni su questi aspetti comporterebbe ore e ore di ricerche davanti ai documenti ufficiali, ma poco conosciuti, delle aziende produttrici.
 
Questo importante lavoro lo fa per noi l’associazione ambientalista internazionale Greenpeace che dall’agosto del 2006 produce una ecoguida ai prodotti elettronici verdi, una guida aggiornata ogni tre mesi che ha inserito, in questa sua recente sesta edizione, due nuovi settori della tecnologia di largo consumo: TV e consolle per video giochi.
 

 
Sono proprio le consolle dei videogiochi a rappresentare oggi la punta d’iceberg sia tra i settori in maggiore crescita, “ben 62,7 milioni di unità vendute nel 2006 (pari ad un incremento del 14.9 per cento in un anno)”, sia tra i prodotti con un’ecocompatibilità più limitata: a parte la Sony, che è risalita dall’ultimo fino al terzo posto per le sue politiche migliorative riguardo a riciclaggio e eliminazione di sostanze pericolose, infatti sia Microsoft che Nintendo si piazzano agli ultimi posti (rispettivamente 16° la Microsoft e 18° la Nintendo).

 
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I criteri seguiti per stilare la classifica sono essenzialmente due:
- l’eliminazione delle sostanze pericolose, ad esempio i ritardanti di fiamma bromurati e la plastica in PVC
- le politiche riguardo al ritiro e al riciclo dei prodotti in disuso, in conformità al principio di responsabilità del produttore già preso in considerazione dalle normative europee
  
Riguardo ai problemi di smaltimento dell’industria hi-tech, di cui si è già occupato Punto Sicuro nel passato, sono da segnalare molti passi in avanti  delle tre aziende migliori nella classifica - Sony Eryccson, Samsung e Sony – nell’attuazione di serie politiche di riciclaggio. La guida di Greenpeace, infatti, non ha il solo obiettivo di fotografare l’esistente spingendoci ad acquisti migliori, ma intende stimolare le politiche produttive di questo settore industriale verso produzioni più sicure responsabilizzando il singolo produttore sull'intero ciclo di vita di un bene di consumo.
 
E se proprio dal mondo futuribile della tecnologia si troverà una strada verso l’ecocompatibilità e verso politiche di sviluppo sostenibile, si riuscirà, come indicato nel 1987 dal Rapporto Brundtland della Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo, a soddisfare  “i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere quelli delle generazioni future”.
 


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