Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Tecnologie per proteggersi dal furto dei dati personali

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Privacy

07/05/2007

La Commissione europea promuove lo sviluppo delle tecnologie di rafforzamento della tutela della vita privata (PET) per la prevenzione dei rischi derivanti da un uso fraudolento dei dati personali.

Pubblicità

La prevenzione, attraverso la tecnologia, dei rischi derivanti da un uso fraudolento e indiscriminato dei dati utilizzati per i servizi on line è al centro di una recente comunicazione della Commissione europea che identifica i vantaggi delle tecnologie di rafforzamento della tutela della vita privata (Privacy Enhancing Technologies - PET).

L'uso delle PET, secondo la Commissione, può contribuire all'ideazione di sistemi e servizi di informazione e comunicazione che permettono di ridurre al minimo la raccolta e l'uso di dati personali e di favorire il rispetto delle norme sulla protezione dei dati. L'uso delle tecnologie PET dovrebbe consentire di contrastare i furti di identità, le frodi e la profilazione discriminatoria.
Il vicepresidente Frattini, commissario responsabile per la giustizia, la libertà e la sicurezza, ha affermato: " Per garantire che le infrazioni delle norme sulla protezione dei dati e le violazioni dei diritti individuali siano non solo vietate e passibili di sanzioni ma anche tecnicamente più difficili da attuare, la Commissione propone una serie di azioni volte a dare impulso allo sviluppo e alla promozione delle tecnologie di rafforzamento della tutela della vita privata."

"I servizi on line – ha affermato il Commissario europeo Viviane Reding - garantiscono considerevoli facilitazioni e vantaggi ai cittadini nonché eccezionali vantaggi in termini di competitività alle aziende europee. Tuttavia, perché tali servizi possano registrare una crescita su grande scala, e così rafforzare l'economia dell'Europa, è necessario che gli utenti siano ragionevolmente persuasi che la loro vita privata e gli interessi legittimi delle imprese sono adeguatamente tutelati".
L'uso delle tecnologie PET, secondo la Commissione, avrebbe un impatto positivo anche sulla fiducia dei consumatori, in particolare nell'ambito di internet, senza intaccare la funzionalità del sistema informatico.
Tra le tecnologie PET vi sono:
-       Ripristino automatico dell'anonimato dopo un determinato periodo di tempo, a suffragio del principio in base al quale i dati trattati dovrebbero essere archiviati in modo tale da permettere l'identificazione delle persone interessate solo per il tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per i quali erano stati raccolti.
-       Strumenti di crittaggio volti a prevenire la pirateria informatica quando l'informazione è trasmessa via Internet, i quali rafforzano l'obbligo che incombe ai responsabili del trattamento di adottare misure adeguate per proteggere i dati personali dal trattamento illecito.
-       Dispositivi per bloccare i marcatori (cookie), installati nel computer dell'utente per l'esecuzione di talune istruzioni senza che l'interessato ne sia consapevole, i quali rafforzano il rispetto del principio che i dati devono essere trattati secondo modalità eque e legittime, e che le persone interessate devono essere informate del trattamento in corso.
-       Lo standard P3P (Platform for Privacy Preferences), che consente agli utenti Internet di analizzare l'informativa sulla privacy dei siti web e di compararla alle proprie preferenze circa le informazioni che desiderano diffondere, contribuisce a garantire che gli interessati autorizzino il trattamento dei loro dati con cognizione di causa.

Per conseguire l'obiettivo di rafforzare la tutela della privacy e la protezione dei dati nell’UE, la Commissione intende identificare chiaramente la necessità di tecnologie PET, definirne i requisiti tecnologici (nella fattispecie mediante progetti RST e dimostrazioni pilota su ampia scala) e promuovere ulteriormente le PET e il loro uso da parte di aziende e di autorità pubbliche, coinvolgendo anche le autorità nazionali, l'industria e i consumatori.

“Lo scopo – afferma la Commissione - è quello di gettare le basi per l'istituzione di servizi di tutela della privacy che responsabilizzino gli utenti, in grado di riconciliare le disparità giuridiche e tecniche nel territorio europeo attraverso partenariati pubblico/privato.”

Per garantire il rispetto delle opportune norme in materia di protezione di dati mediante le tecnologie PET, sono previsti la normazione e il coordinamento delle regole tecniche nazionali sulle misure di sicurezza per la protezione dei dati.

La Commissione intende inoltre intraprendere iniziative di sensibilizzazione e analizzare la possibilità di istituire un sistema europeo di marchi di certificazione (privacy seal). La finalità di questi marchi di certificazione è quella di consentire ai consumatori di riconoscere facilmente un prodotto che garantisce o rafforza il rispetto delle norme per la protezione dei dati, in particolare mediante l'integrazione di tecnologie PET.

I progetti di ricerca europei in questo settore sono finanziati nell'ambito del programma tecnologie della società dell'informazione (TSI)

Esempi di progetti di ricerca TSI in questo settore:
Progetto PRIME: sviluppo di soluzioni per il rafforzamento della privacy nella gestione dell'identità
Progetto FIDIS: sviluppare nuove modalità di identificazione personale, le cosiddette identità virtuali, che integrano la nozione di pseudonimia e di anonimato

 

 

Pubblicità

 

Creative Commons License
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!

 

REDAZIONE DI PUNTOSICURO

  • Direttore: Luigi Meroni

  • Redazione: Federica Gozzini e Tiziano Menduto

CONTATTI

PUNTOSICURO È UN SERVIZIO

SEGUICI SUI SOCIAL

FacebookTwitterLinkedInInstagramYouTubeFeed RSS

PuntoSicuro è la testata giornalistica di Mega Italia Media. Registrazione presso il Tribunale di Brescia, n. 56/2000 del 14.11.2000 - Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n. 16562. ISSN 2612-2804. È la rivista ufficiale Aifos - Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro, è sito segnalato dal servizio di documentazione INAIL come fonte di informazioni di particolare interesse/attualità, è media partner della Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro EU-OSHA per le campagne di sensibilizzazione su salute e sicurezza.
I contenuti degli articoli possono contenere pareri personali degli autori. Non si risponde per interpretazioni che dovessero risultare inesatte o erronee.
I documenti della Banca dati di PuntoSicuro non possono essere considerati testi ufficiali: una norma con valore di legge può essere ricavata solo da fonti ufficiali (es. Gazzetta Ufficiale). Per informazioni su copyright e modalità di consultazione: Condizioni di abbonamento.
I prodotti e i servizi pubblicitari sono commercializzati da Punto Sicuro con queste Condizioni di vendita.

Mega Italia Media S.p.A. | Via Roncadelle, 70A - 25030 Castel Mella (BS) - Italia
Tel. (+39) 030.2650661 | E-Mail: info@megaitaliamedia.it | PEC: megaitaliamedia@legalmail.it
C.F./P.Iva 03556360174 | Numero REA BS-418630 | Capitale Sociale € 500.000 | Codice destinatario SUBM70N | Codice PEPPOL 0211:IT03556360174