Il problema dell’uso illegittimo dei cookies
Lo ICO - Information Commissioner’s Office, ha attivato una procedura contro una grande azienda, che gestisce le scommesse on-line, perché utilizzava i cookies dei navigatori che si collegavano, senza aver ricevuto il consenso.
Poiché il problema è presente, in maniera drammatica, anche in Italia, riteniamo opportuno informare i lettori su quanto avvenuto nel Regno Unito.
Gli investigatori hanno appurato che questa società stava trattando dati personali attraverso l’uso di cookies in una maniera che non era legittima, trasparente o equa.
Come conseguenza di questa indagine, la società coinvolta ha dovuto modificare in maniera radicale la informazione che viene presentata ai navigatori, che si collegano loro sito.
Questa indagine specifica si inquadra in un’attività più vasta, che prevede che gli investigatori sanzionino in maniera significativa i siti Web, che non offrono ai navigatori una scelta ragionevole ed informata su come essi debbono o possono consentire che i loro dati personali vengano utilizzati per pubblicità mirate.
Gli investigatori l’anno scorso hanno esaminato 100 siti Web e hanno rilevato che più della metà di questi siti utilizzava procedure del tutto illegittime nell’uso dei dati personali dei navigatori.
Il vice commissario per la protezione dei dati ha dichiarato che appariva del tutto evidente che molti navigatori non desiderassero che i loro dati personali venissero acquisiti, se, ad esempio, si collegavano a siti per scommesse on-line oppure a siti dove venivano cercate informazioni in relazione a problemi di salute.
Un esempio concreto dell’uso non appropriato di queste procedure è il seguente:
- un navigatore si collega un sito Web che offre servizi di ginnastica on-line. Dopo poco riceve proposte per acquistare attrezzature che possono essere utilizzate proprio per svolgere queste attività a domicilio.
Al contempo, gli investigatori stanno indagando su una politica sempre più diffusa, che coinvolge anche navigatori italiani, in merito al fatto che non sia possibile esaminare le informazioni offerte da un quotidiano, senza aver effettuato un abbonamento al quotidiano stesso.
Infine, gli investigatori hanno appurato come l’opzione “accetta tutto” sia sempre posta in clamorosa evidenza, mentre l’opzione “rifiuta tutto”, sia spesso nascosta in mezzo alle pagine di informazione.
Al proposito, è bene ricordare a tutti i navigatori che l’opzione di default è sempre l’opzione “rifiuta tutto” e quindi non dovrebbe nemmeno consentito di cliccare su questa opzione, che è automatica. Si dovrebbe poter solo cliccare su una o più opzioni dell’uso di cookies, oppure sull’opzione “accetta tutto”.
Il sito di ICO pubblicherà a breve i risultati di ulteriori interventi e ci si augura che anche il nostro Garante per la protezione dei dati personali possa intervenire in modo incisivo, con adeguate diffide e/o appropriate sanzioni, su tutti i gestori di siti, che giocano su aspetti di scarsa trasparenza e difficoltà di reperimento di informazioni, che dovrebbero invece essere immediatamente evidenziate.
Adalberto Biasiotti