Si parla tanto di smart cities, ma sappiamo cosa significa?
ETSI è un ente ben noto a tutti coloro che si occupano di telecomunicazioni, perché sviluppa e mette a disposizione dell’intera Europa normative afferenti al mondo delle telecomunicazioni.
Poiché nell’ambito della creazione di una cosiddetta smart city le telecomunicazioni rappresentano un aspetto fondamentale, è importante studiare il documento, recentemente messo a disposizione dell’intera Europa, che evidenzia le attese e le prospettive dei cittadini, nel contesto della creazione di una smart city, accessibile tanto agli abitanti, quanto ai visitatori o addirittura ad intere comunità.
Nessuno può dubitare che la introduzione di migliorati ed integrati sistemi di comunicazione possa offrire a tutti i cittadini una più confortevole modalità di vita, mettendo a disposizione servizi efficienti ed efficaci.
D’altro canto, molti cittadini sono preoccupati per il fatto che la introduzione di reti avanzate di comunicazione e applicativi intelligenti potrebbe violare, più o meno gravemente, il loro sacrosanto diritto alla protezione dei dati personali.
Non per nulla, la recente modifica delle condizioni di accesso alla ormai diffusissima applicazione social media, WhatsApp, dovrebbe mettere in allarme tutti gli utenti.
La dimensione crescente dei contesti urbani e le maggiori attese da parte dei cittadini mettono i responsabili politici di fronte a responsabilità notevoli, che vengono spesso condizionate da budget sempre più ridotti.
Ecco perché la digitalizzazione può offrire delle opportunità di miglioramento del rapporto fra i cittadini e le istituzioni, a costi contenuti e benefici assai elevati.
In questo contesto, è però fondamentale che tutti i soggetti coinvolti aderiscano a standard riconosciuti a livello europeo, meglio ancora a livello mondiale, in modo che venga ridotto il costo di attivazione dei servizi e venga armonizzata la resa dei servizi stessi a tutti cittadini, ovunque essi si trovino.
È in questo contesto che l’attività di ETSI si è sviluppata, mettendo a disposizione un documento, che esorto tutti i lettori a leggere, che mette in evidenza quali sono i problemi di sviluppo normativo delle reti di telecomunicazioni ed informatiche, che dovrebbero caratterizzare una smart city, che vuole essere al servizio dei propri cittadini.
I fondamentali aspetti relativi all’accessibilità, all’usabilità, all’interoperabilità, alla protezione dei dati personali e alla sicurezza anticrimine dei soggetti coinvolti rappresentano elementi essenziali, da sviluppare e recepire in appropriate normative.
Il documento è composto da ben 44 pagine, che si articolano in più parti, che analizzano, passo passo, ed articolano,
- quali sono le esigenze dei cittadini,
- come sia possibile creare un ambiente con elevate caratteristiche di sicurezza,
- come possa essere definito il rapporto fra cittadini e le autorità locali ed infine
- quali strumenti possono essere utilizzati per valutare l’efficienza ed efficacia dei servizi resi.
L’ annesso A è di particolare importanza, perché riporta i risultati di una serie di questionari, che sono stati presentati a una popolazione assai diversificata.
La popolazione intervistata ha risposto dando un peso particolare ai seguenti aspetti:
- facilitare la partecipazione dei cittadini alle decisioni che li coinvolgono,
- facilitare l’accesso a servizi di varia natura, sia on-line sia off line,
- mettere a disposizione uno strumento di misura dei servizi resi ai cittadini
- proteggere i cittadini, sia di un punto di vista fisico sia di un punto di vista informatico,
- stabilire delle priorità etiche,
- proteggere la privacy della popolazione e la sicurezza dei dati.
Mi sembra che queste risposte potrebbero essere condivise dalla stragrande maggioranza dei lettori ed ecco la ragione per la quale ritengo che gli esperti di security e di sicurezza informatica, che vogliono mettersi a servizio delle strutture pubbliche e dei cittadini, da tali strutture governate, dovranno fare tesoro di questo documento.
Allegato ETSI TR 103 455 V1.1.1 (2020-09)
Adalberto Biasiotti
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