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Problemi per la nuova carta di identita' elettronica: e' a prova di privacy?
Dal 2002 un tesserino elettronico , simile alla tessera Bancomat o carta di credito, sostituira' l'attuale documento d'identita' cartaceo.
Certamente questa innovazione sara' di grande vantaggio per i cittadini, tuttavia il suo pieno utilizzo suscita ancora qualche perplessita' riguardo alla tutela della privacy.
Il problema della riservatezza non riguarda certo la foto, la data di nascita, la residenza e il codice fiscale, che compariranno sulla facciata anteriore, quanto piuttosto le informazioni della banda ottica posteriore: il gruppo sanguigno, il titolo di studio, le impronte digitali.
Anche se questi dati si riveleranno particolarmente significativi per il cittadino, perche' gli permetteranno di accedere ad alcuni servizi fiscali, anagrafici e previdenziali, la questione e' delicata in quanto si deve ancora stabilire quando sara' possibile scegliere liberamente l'inclusione di questi dati e quando invece sara' l'amministrazione preposta ad imporlo.
Secondo il Garante si rendono necessarie norme o atti amministrativi che tutelino maggiormente la sicurezza di questi dati e anche le vie di accesso alla consultazione degli archivi delle amministrazioni.
Certamente questa innovazione sara' di grande vantaggio per i cittadini, tuttavia il suo pieno utilizzo suscita ancora qualche perplessita' riguardo alla tutela della privacy.
Il problema della riservatezza non riguarda certo la foto, la data di nascita, la residenza e il codice fiscale, che compariranno sulla facciata anteriore, quanto piuttosto le informazioni della banda ottica posteriore: il gruppo sanguigno, il titolo di studio, le impronte digitali.
Anche se questi dati si riveleranno particolarmente significativi per il cittadino, perche' gli permetteranno di accedere ad alcuni servizi fiscali, anagrafici e previdenziali, la questione e' delicata in quanto si deve ancora stabilire quando sara' possibile scegliere liberamente l'inclusione di questi dati e quando invece sara' l'amministrazione preposta ad imporlo.
Secondo il Garante si rendono necessarie norme o atti amministrativi che tutelino maggiormente la sicurezza di questi dati e anche le vie di accesso alla consultazione degli archivi delle amministrazioni.
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