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Privacy sul web: provvedimento d'urgenza del Garante
Su segnalazione di alcuni genitori, l'Autorità garante per il trattamento dei dati personali con un provvedimento d'urgenza ha disposto l'immediata cancellazione, dal sito web di un centro di documentazione didattica, delle informazioni riguardanti le malattie di alcuni alunni handicappati.
Il Garante si è riservato, comunque, di effettuare ulteriori accertamenti per verificare la liceità e la correttezza delle operazioni di raccolta e di utilizzazione dei dati e per valutare i provvedimenti definitivi da adottare, anche ai fini dell'eventuale denuncia di reato.
Dall'accertamento preliminare eseguito dall'Ufficio del Garante e dagli accertamenti effettuati poi in sede di ispezione è emerso che in una pagina del sito, consultabile da chiunque, erano indicate varie ''patologie di persone individuate nominativamente o appartenenti a classi, che venivano citate, di istituti scolastici.''
Nel provvedimento che ha disposto il blocco dei dati, il Garante ha evidenziato la possibile violazione di diverse disposizioni della legge sulla privacy, ed in particolare dell'art. 23 che vieta la diffusione di informazioni sullo stato di salute degli interessati ''salvo nel caso in cui sia necessaria per finalità di prevenzione, accertamento o repressione dei reati, con l'osservanza delle norme che regolano la materia.''
L'Autorità ha ordinato anche l'immediata rimozione dei dati dalla pagina web.
Nel caso il blocco dei dati non fosse rispettato, in base alla legge 675/96 modificata dal decreto legislativo 467/2001, i responsabili del trattamento rischiano la reclusione fino a tre anni.
La notizia e' stata riportata nella newsletter del Garante ed e' consultabile in forma integrale sul sito dell'Autorità.
Il Garante si è riservato, comunque, di effettuare ulteriori accertamenti per verificare la liceità e la correttezza delle operazioni di raccolta e di utilizzazione dei dati e per valutare i provvedimenti definitivi da adottare, anche ai fini dell'eventuale denuncia di reato.
Dall'accertamento preliminare eseguito dall'Ufficio del Garante e dagli accertamenti effettuati poi in sede di ispezione è emerso che in una pagina del sito, consultabile da chiunque, erano indicate varie ''patologie di persone individuate nominativamente o appartenenti a classi, che venivano citate, di istituti scolastici.''
Nel provvedimento che ha disposto il blocco dei dati, il Garante ha evidenziato la possibile violazione di diverse disposizioni della legge sulla privacy, ed in particolare dell'art. 23 che vieta la diffusione di informazioni sullo stato di salute degli interessati ''salvo nel caso in cui sia necessaria per finalità di prevenzione, accertamento o repressione dei reati, con l'osservanza delle norme che regolano la materia.''
L'Autorità ha ordinato anche l'immediata rimozione dei dati dalla pagina web.
Nel caso il blocco dei dati non fosse rispettato, in base alla legge 675/96 modificata dal decreto legislativo 467/2001, i responsabili del trattamento rischiano la reclusione fino a tre anni.
La notizia e' stata riportata nella newsletter del Garante ed e' consultabile in forma integrale sul sito dell'Autorità.
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