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Privacy a rischio nella P.A.?
Nel mese di febbraio il Garante per la privacy aveva richiamato le pubbliche amministrazioni all'adeguamento alle disposizioni in materia di trattamento dei dati personali; in particolare all'adozione del regolamento per la gestione dei dati sensibili, come previsto dal D.Lgs.135/1999. Disposizioni da troppo tempo disattese, anche da parte dei ministeri.
Il richiamo del Garante probabilmente non ha avuto gli esiti sperati tanto che si attende un ''atto di indirizzo'' del Presidente del Consiglio.
Una recente indagine svolta presso alcuni ministeri mostra gravi inadempienze in materia di privacy: i ministeri delle Finanze, della Funzione Pubblica, dell'Interno, della Pubblica Istruzione non hanno neppure avviato la redazione del regolamento previsto dal D.Lgs. 135/99, che deve precisare il tipo di informazioni sensibili trattate e l'uso che ne viene fatto.
Iniziato, ma non ancora concluso l'iter per l'approvazione del regolamento nei ministeri della Giustizia, del Lavoro e della Salute.
Al ministero della Giustizia un gruppo di lavoro ha redatto uno schema di decreto ministeriale, già inviato al Garante; mentre il regolamento al quale sta lavorando il ministero della Salute non e' stato ancora terminato.
Discorso diverso per il ministero del Welfare che ha provveduto nei tempi a redigere il testo da inviare al Garante, predisponendo un decreto ministeriale.
La scelta di utilizzare un atto amministrativo, peraltro suggerita dalla Presidenza del Consiglio, non è stata tuttavia accettata dal Garante che ha invitato a riscrivere il provvedimento sotto forma di regolamento.
Il richiamo del Garante probabilmente non ha avuto gli esiti sperati tanto che si attende un ''atto di indirizzo'' del Presidente del Consiglio.
Una recente indagine svolta presso alcuni ministeri mostra gravi inadempienze in materia di privacy: i ministeri delle Finanze, della Funzione Pubblica, dell'Interno, della Pubblica Istruzione non hanno neppure avviato la redazione del regolamento previsto dal D.Lgs. 135/99, che deve precisare il tipo di informazioni sensibili trattate e l'uso che ne viene fatto.
Iniziato, ma non ancora concluso l'iter per l'approvazione del regolamento nei ministeri della Giustizia, del Lavoro e della Salute.
Al ministero della Giustizia un gruppo di lavoro ha redatto uno schema di decreto ministeriale, già inviato al Garante; mentre il regolamento al quale sta lavorando il ministero della Salute non e' stato ancora terminato.
Discorso diverso per il ministero del Welfare che ha provveduto nei tempi a redigere il testo da inviare al Garante, predisponendo un decreto ministeriale.
La scelta di utilizzare un atto amministrativo, peraltro suggerita dalla Presidenza del Consiglio, non è stata tuttavia accettata dal Garante che ha invitato a riscrivere il provvedimento sotto forma di regolamento.
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