PERDERE I DATI DEI CLIENTI PUO’ COSTARE MOLTO CARO!
Non adottare sufficienti misure di sicurezza può costare molto caro: negli Stati Uniti la Federal Trade Commission, organismo che ha la competenza di vigilare sul rispetto dei diritti dei consumatori, ha condannato la ChoicePoint, azienda specializzata in memorizzazione di dati, ad un risarcimento di milionario per non aver adottato sufficienti misure di sicurezza nella custodia dei dati personali di oltre 163.000 cittadini statunitensi.
L’azienda statunitense aveva infatti subito l’anno scorso il furto da parte di pirati informatici dei dati in suo possesso. La FTC ha chiesto quindi un risarcimento di 15 milioni di dollari suddivisi tra sanzioni e risarcimenti ai consumatori derubati.
Inoltre, la società è stata obbligata ad assoggettarsi a verifiche da parte di enti esterni di controllo ogni 2 anni fino al 2026, proprio per accertare che le misure di sicurezza siano nel futuro sufficienti.
“Il messaggio deve essere chiaro” afferma la FTC, “i dati dei consumatori devono essere protetti adeguatamente dai furti”.
Ma quante aziende in Italia che quotidianamente trattano dati personali sono attrezzate contro i furti di dati? Quante aziende hanno adottato i necessari provvedimenti?
Forse la situazione non è proprio ottimale, visto anche il rinvio delle scadenze inserita all’ultimo minuto nel decreto "Milleproroghe" approvato dal Consiglio dei Ministri prima della fine dell’anno (vedere PuntoSicuro del 10.01.06).
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