NIENTE MMS ALL’INSAPUTA DEL SOGGETTO RITRATTO
"Il legislatore - scrive la Corte - sanziona le incursioni abusive nella vita privata altrui, fissate con strumenti tecnici suscettibili di riprodurre la violazione di ambiti riservati e preclusi all'osservazione indiscreta dei terzi". Anche un MMS quindi, scattato sul luogo di lavoro può provocare una "lesione della riservatezza" attraverso "illecite interferenze”.
Il legislatore – ha chiarito la Corte – avrebbe con tale norma inteso sanzionare le incursioni abusive (ancorché non fisiche) nella vita privata altrui, fissate con strumenti tecnici suscettibili di riprodurre la violazione di ambiti riservati e preclusi all'osservazione indiscreta dei terzi.
La lesione della riservatezza può pertanto consumarsi, attraverso illecite interferenze, anche nei locali ove si svolge il lavoro dei privati (studio professionale, ristorante, bar, osteria, negozio in genere).
La facoltà di accesso da parte del pubblico – ha evidenziato la Corte - non fa venire meno nel titolare il diritto di escludere singoli individui non autorizzati ad entrare o a rimanere.
Il testo completo: Sentenza n. 10444 del 5 dicembre 2005
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