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Misure antiterrorismo e privacy
La notizia giunge dalla newsletter del Garante italiano per la privacy. All'inizio del mese di ottobre sono stati pubblicati negli USA i risultati di un sondaggio telefonico, svolto tra il 19 ed il 24 settembre, sulle misure anti-terrorismo in via di attuazione negli USA e sui timori per la privacy e le libertà civili ad esse associati.
L'indagine, realizzata da Harris Interactive con la consulenza di Alan F. Westin, ha preso in esame le risposte di un campione di 1.012 americani.
La maggioranza degli intervistati si e' dimostrata favorevole ad un ampliamento dei poteri delle forze dell'ordine nella gestione di sospette attività terroristiche; tuttavia vi sono notevoli differenze in relazione al tipo di provvedimento adottato.
Infatti se il ricorso ad attività sotto copertura o il potenziamento dei controlli di sicurezza per l'accesso a edifici pubblici e il ricorso a sistemi biometrici di riconoscimento e' approvato dalla quasi la totalita' degli intervistati (percentuali tra l'81 ed il 93%);a misure quali l'adozione di un sistema di identificazione nazionale o il monitoraggio diffuso di Internet sono favorevoli poco piu' del 60% degli intervistati.
Una percentuale che scende al 54% quando si parla di il potenziamento delle intercettazioni telefoniche ed elettroniche (compresa la posta elettronica) da parte delle autorità governative.
L'indagine ha preso in esame inoltre i timori degli americani per la gestione di questi nuovi poteri da parte delle forze dell'ordine.
Ad esempio, il 79% degli intervistati teme che "i giudici deputati ad autorizzare le indagini non valutino con sufficiente attenzione le motivazioni della sorveglianza richiesta", e il 77% teme "la profilazione su larga scala della popolazione in base a cittadinanza, etnia o religione", mentre per il 72% c'è il rischio che "siano tenuti sotto controllo la corrispondenza, il telefono, la posta elettronica o i cellulari di persone innocenti"; per i due terzi degli intervistati (67%) è possibile che "i nuovi poteri di sorveglianza siano utilizzati per indagare su reati diversi da quelli di matrice terroristica".
Maggiori informazioni sul sondaggio sono disponibili sul sito di Privacy & American Business.
L'indagine, realizzata da Harris Interactive con la consulenza di Alan F. Westin, ha preso in esame le risposte di un campione di 1.012 americani.
La maggioranza degli intervistati si e' dimostrata favorevole ad un ampliamento dei poteri delle forze dell'ordine nella gestione di sospette attività terroristiche; tuttavia vi sono notevoli differenze in relazione al tipo di provvedimento adottato.
Infatti se il ricorso ad attività sotto copertura o il potenziamento dei controlli di sicurezza per l'accesso a edifici pubblici e il ricorso a sistemi biometrici di riconoscimento e' approvato dalla quasi la totalita' degli intervistati (percentuali tra l'81 ed il 93%);a misure quali l'adozione di un sistema di identificazione nazionale o il monitoraggio diffuso di Internet sono favorevoli poco piu' del 60% degli intervistati.
Una percentuale che scende al 54% quando si parla di il potenziamento delle intercettazioni telefoniche ed elettroniche (compresa la posta elettronica) da parte delle autorità governative.
L'indagine ha preso in esame inoltre i timori degli americani per la gestione di questi nuovi poteri da parte delle forze dell'ordine.
Ad esempio, il 79% degli intervistati teme che "i giudici deputati ad autorizzare le indagini non valutino con sufficiente attenzione le motivazioni della sorveglianza richiesta", e il 77% teme "la profilazione su larga scala della popolazione in base a cittadinanza, etnia o religione", mentre per il 72% c'è il rischio che "siano tenuti sotto controllo la corrispondenza, il telefono, la posta elettronica o i cellulari di persone innocenti"; per i due terzi degli intervistati (67%) è possibile che "i nuovi poteri di sorveglianza siano utilizzati per indagare su reati diversi da quelli di matrice terroristica".
Maggiori informazioni sul sondaggio sono disponibili sul sito di Privacy & American Business.
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