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Le bollette dettagliate non violano la privacy

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Privacy

26/10/2004

Lo ribadisce una sentenza della Corte di giustizia europea.

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Le disposizioni in materia di tutela dei dati personali non impediscono agli operatori telefonici di fornire fatture con il dettaglio dei numeri delle chiamate in uscita e i consumatori non devono pagare per tale servizio.
Lo ha stabilito la Corte di Giustizia europea in due sentenze; in una prima sentenza la Corte ha confermato la tesi della Commissione europea secondo la quale l’Austria ha mancato riguardo all’obbligo di assicurare che le fatture per gli utenti di rete telefonica pubblica fissa siano sufficientemente dettagliate per permettere agli utilizzatori di controllare la correttezza dell’importo per ogni chiamata. Secondo la Corte, l’adozione di fatture dettagliate standard permetterebbe di fornire informazioni dettagliate senza costi aggiuntivi per gli abbonati.

Attualmente la fatturazione telefonica in Austria permette agli abbonati solamente di dedurre il numero totale di telefonate per ogni categoria tariffaria, ma non rende possibile identificare, in ogni categoria di chiamate, ogni chiamata individuale e, dunque, di verificare se corrisponda alla realtà.

Con la seconda sentenza invece la Corte di Giustizia ha ritenuto che la Francia abbia mancato all’obbligo di assicurare che gli abbonati di rete fissa possano conservare il loro numero telefonico qualora cambino il fornitore del servizio telefonico.
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