LAVORO: IMPRONTE DIGITALI SOLO PER ESIGENZE DI MASSIMA SICUREZZA
L’uso dei dati biometrici sul posto di lavoro può essere autorizzato solo per particolari esigenze di sicurezza e per i tempi strettamente necessari. Queste le conclusioni del Garante per la protezione dei dati personali riferite ad una decisione riportata nell’ultima newsletter: l’autorizzazione ad una società fornitrice di sofisticati sistemi elettronici nel settore avionico ad utilizzare le impronte di un gruppo limitato di lavoratori, non più di quindici, per controllare gli accessi ad un’area particolarmente riservata dell’azienda, adibita alla realizzazione di un progetto di difesa di rilevanza internazionale.
La società - senza creare un archivio centralizzato di impronte digitali neanche trasformate in codici numerici - potrà utilizzare un sistema basato sulla sola lettura delle impronte cifrate contenute in smart card, o in dispositivi analoghi, rilasciati ai lavoratori autorizzati.
Ribadito il no ad un uso generalizzato ed incontrollato di dati biometrici, il Garante ha ritenuto lecito il trattamento i dati personali sottoposto all’esame, tenuto conto della necessità della società di effettuare un accertamento più rigoroso della legittimazione e dell’identità dei dipendenti che hanno accesso ad un’area riservata. Ai lavoratori interessati deve essere fornita una completa informativa scritta. Coloro che non potranno o non vorranno avvalersi del sistema saranno interdetti dall’area o potranno accedervi solo se accompagnati da personale identificato all’ingresso mediante la rilevazione biometria.
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