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Ispezioni sugli impianti di videosorveglianza
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Telecamere sotto l’occhio del Garante della privacy. Con una serie di controlli l’Autorità, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha voluto verificare lo stato di applicazione della disciplina sulla videosorveglianza, a meno di un anno dall’adozione del provvedimento generale che detta le regole in materia.
I controlli hanno riguardato, in particolare, i sistemi che gestiscono la videosorveglianza di stazioni della metropolitane, si aeroporti, di centri commerciali, di zone di imbarco presso i porti.
Il nuovo ciclo di ispezioni, fatte sulla base di segnalazioni della stampa e di cittadini oppure tramite sorteggio, ha portato al blocco dei data base di un ente pubblico e di una società privata per impedire un ulteriore trattamento illecito di dati personali; avviati i procedimenti nei confronti di sette soggetti, sia pubblici, sia privati, per mancata informativa agli utenti.
I controlli hanno valutato la liceità dei sistemi installati, le modalità di raccolta dei dati, tempi di conservazione delle immagini, l’idoneità della necessaria informativa all’utenza.
Riguardo a questo ultimo aspetto, nella metropolitana di Roma e di Milano e negli edifici di un’agenzia dell’amministrazione finanziaria è stata riscontrata l’omessa informazione ai cittadini dell’esistenza di sistemi di videosorveglianza.
I controlli hanno preso in esame anche la formazione degli incaricati al trattamento dei dati; “dalle ispezioni è emerso […] che anche laddove vi è maggiore attenzione ai profili relativi alla privacy, gli incaricati dei trattamenti non sono apparsi del tutto consapevoli delle loro responsabilità."
Il Garante si è soffermato inoltre sull’efficienza degli impianti di videosorveglianza.
“In alcuni casi - ha reso noto l’Autorità dalle pagine della sua newsletter - le tecnologie impiegate sono risultate molto avanzate, anche con la realizzazione di sale operative dalle quali gli addetti possono tenere costantemente sotto controllo le aree videosorvegliate ed azionare telecamere dotate di brandeggio e zoom; in altri invece, gli impianti sono risultati poco efficienti. Nell’aeroporto di Olbia, ad esempio, pur essendo stato installato di recente un sistema di telecamere a fini di sicurezza, per problemi tecnici le immagini non sono registrate e la stessa funzionalità delle telecamere installate nel piazzale di sosta degli aerei risulta fortemente pregiudicata dopo il tramonto e in caso di scarsa luminosità.”
Telecamere sotto l’occhio del Garante della privacy. Con una serie di controlli l’Autorità, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha voluto verificare lo stato di applicazione della disciplina sulla videosorveglianza, a meno di un anno dall’adozione del provvedimento generale che detta le regole in materia.
I controlli hanno riguardato, in particolare, i sistemi che gestiscono la videosorveglianza di stazioni della metropolitane, si aeroporti, di centri commerciali, di zone di imbarco presso i porti.
Il nuovo ciclo di ispezioni, fatte sulla base di segnalazioni della stampa e di cittadini oppure tramite sorteggio, ha portato al blocco dei data base di un ente pubblico e di una società privata per impedire un ulteriore trattamento illecito di dati personali; avviati i procedimenti nei confronti di sette soggetti, sia pubblici, sia privati, per mancata informativa agli utenti.
I controlli hanno valutato la liceità dei sistemi installati, le modalità di raccolta dei dati, tempi di conservazione delle immagini, l’idoneità della necessaria informativa all’utenza.
Riguardo a questo ultimo aspetto, nella metropolitana di Roma e di Milano e negli edifici di un’agenzia dell’amministrazione finanziaria è stata riscontrata l’omessa informazione ai cittadini dell’esistenza di sistemi di videosorveglianza.
I controlli hanno preso in esame anche la formazione degli incaricati al trattamento dei dati; “dalle ispezioni è emerso […] che anche laddove vi è maggiore attenzione ai profili relativi alla privacy, gli incaricati dei trattamenti non sono apparsi del tutto consapevoli delle loro responsabilità."
Il Garante si è soffermato inoltre sull’efficienza degli impianti di videosorveglianza.
“In alcuni casi - ha reso noto l’Autorità dalle pagine della sua newsletter - le tecnologie impiegate sono risultate molto avanzate, anche con la realizzazione di sale operative dalle quali gli addetti possono tenere costantemente sotto controllo le aree videosorvegliate ed azionare telecamere dotate di brandeggio e zoom; in altri invece, gli impianti sono risultati poco efficienti. Nell’aeroporto di Olbia, ad esempio, pur essendo stato installato di recente un sistema di telecamere a fini di sicurezza, per problemi tecnici le immagini non sono registrate e la stessa funzionalità delle telecamere installate nel piazzale di sosta degli aerei risulta fortemente pregiudicata dopo il tramonto e in caso di scarsa luminosità.”
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