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Il ''riccometro'' rispetta la privacy?
Il nuovo schema di decreto varato dal Governo per semplificare il cosiddetto ''riccometro'' non e' in linea con la legge sulla privacy.
E' quanto afferma l'Authority per la protezione dei dati personali sollecitata dalla presidenza del Consiglio ad esprimere un parere riguardo al nuovo provvedimento.
Il decreto in questione non assicurerebbe sufficienti garanzie nel trattamento dei dati personali, in quanto non comprenderebbe norme che chiariscano con trasparenza le modalita' di utilizzazione e circolazione dei dati personali.
Gia' nel marzo 1998, in occasione dell'approvazione del decreto 109/98 che istituiva il ''riccometro'', il Garante aveva rilevato queste lacune.
La situazione ora e' ancor piu' delicata e richiede maggiori garanzie in quanto il nuovo decreto introduce la creazione di una banca dati contenente tutte le informazioni di coloro che accederanno alle prestazioni agevolate, la cui gestione dovrebbe essere affidata all'Inps.
Inoltre e' prevista la connessione di questa banca dati con altri enti.
Secondo il Garante tali connessioni non possono essere previste dal decreto.
La base normativa e i limiti di tali intrecci devono essere stabiliti da ''norme speciali, che prevedano espressamente l'interconnessione o il collegamento'' oppure e' necessario che nel decreto sia indicato uno specifico richiamo norme sulla privacy.
E' quanto afferma l'Authority per la protezione dei dati personali sollecitata dalla presidenza del Consiglio ad esprimere un parere riguardo al nuovo provvedimento.
Il decreto in questione non assicurerebbe sufficienti garanzie nel trattamento dei dati personali, in quanto non comprenderebbe norme che chiariscano con trasparenza le modalita' di utilizzazione e circolazione dei dati personali.
Gia' nel marzo 1998, in occasione dell'approvazione del decreto 109/98 che istituiva il ''riccometro'', il Garante aveva rilevato queste lacune.
La situazione ora e' ancor piu' delicata e richiede maggiori garanzie in quanto il nuovo decreto introduce la creazione di una banca dati contenente tutte le informazioni di coloro che accederanno alle prestazioni agevolate, la cui gestione dovrebbe essere affidata all'Inps.
Inoltre e' prevista la connessione di questa banca dati con altri enti.
Secondo il Garante tali connessioni non possono essere previste dal decreto.
La base normativa e i limiti di tali intrecci devono essere stabiliti da ''norme speciali, che prevedano espressamente l'interconnessione o il collegamento'' oppure e' necessario che nel decreto sia indicato uno specifico richiamo norme sulla privacy.
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