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Dati "blindati"

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Privacy

01/12/2003

Quando il furto di un computer può costare molto caro...

Un semplice personal computer di una filiale di banca può valere 100.000 dollari?
Anche molto di più se le informazioni in esso contenute sono dati sensibili di clienti.
Lo dimostra la vicenda di un istituto di credito americano che, avendo subito il furto di alcuni PC presso una sua filiale, aveva offerto un compenso di 100.000 a chi fornisse informazioni utili ad individuare il ladro.

La vicenda, riporta da un quotidiano italiano on line, ha avuto un lieto fine, in quanto l’autore del furto è stato individuato ed i dati ricuperati, ma ha creato non poco imbarazzo all’istituto bancario.
Per la cattura del ladro non è giunta alcuna segnalazione e, quindi, la banca non ha “perso” i 100.000 dollari che aveva messo a disposizione, ma si ipotizza che il danno subìto, anche in termini di immagine, sia non indifferente.

La banca tuttavia non ha potuto non dare notizia del furto in quanto una legge californiana impone alle imprese di informare i clienti qualora si verifichi un furto delle informazioni che li riguardano.
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