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Cookies a rischio?
Tra i lettori del nostro quotidiano ha destato particolare interesse l'articolo pubblicato ieri riguardante i rischi per la privacy derivanti da un baco, presente in Internet Explorer, capace di rendere accessibili i cookies, file utilizzati da molti siti Web per riconoscere un visitatore durante la navigazione in rete.
Sull'opportunita' o meno di consentire l'utilizzo di questi file si sta discutendo anche nell'ambito del parlamento europeo.
E' stato infatti presentato un emendamento alla proposta di modifica della direttiva sulle comunicazioni elettroniche e la privacy in base al quale i cookies sono equiparati a 'identificatori occulti' che tengono traccia delle informazioni sulle abitudini di navigazione degli utenti di Internet. L'esistenza di questi dispositivi 'può interferire gravemente con la privacy degli utenti. Pertanto il loro uso dovrebbe essere vietato in assenza del consenso esplicito, informato e libero degli utenti interessati'.
La Commissione europea da tempo riflette sull'opportunità che siano i singoli utenti a decidere quali dati personali debbano essere raccolti nei loro riguardi (è il cosiddetto 'opt-in').
Una proposta che non piace alle imprese pubblicitarie. Se questo emendamento fosse approvato, e' stato stimato dall'Interactive Advertising Bureau del Regno Unito che le imprese pubblicitarie potrebbero perdere fino a 187 milioni di sterline (oltre 56 miliardi di lire) nel solo Regno Unito.
Da molti esperti del web i cookies sono ritenuti componenti fondamentali nell'architettura della rete; in sostanza, i cookies rappresentano la 'memoria' dei siti web – e in quanto tali sono una miniera di informazioni utilissime per gli scopi più diversi.
Tuttavia si deve rilevare che in molti casi i cookies raccolgono e memorizzano dati senza il consenso dell'utente.
Sull'opportunita' o meno di consentire l'utilizzo di questi file si sta discutendo anche nell'ambito del parlamento europeo.
E' stato infatti presentato un emendamento alla proposta di modifica della direttiva sulle comunicazioni elettroniche e la privacy in base al quale i cookies sono equiparati a 'identificatori occulti' che tengono traccia delle informazioni sulle abitudini di navigazione degli utenti di Internet. L'esistenza di questi dispositivi 'può interferire gravemente con la privacy degli utenti. Pertanto il loro uso dovrebbe essere vietato in assenza del consenso esplicito, informato e libero degli utenti interessati'.
La Commissione europea da tempo riflette sull'opportunità che siano i singoli utenti a decidere quali dati personali debbano essere raccolti nei loro riguardi (è il cosiddetto 'opt-in').
Una proposta che non piace alle imprese pubblicitarie. Se questo emendamento fosse approvato, e' stato stimato dall'Interactive Advertising Bureau del Regno Unito che le imprese pubblicitarie potrebbero perdere fino a 187 milioni di sterline (oltre 56 miliardi di lire) nel solo Regno Unito.
Da molti esperti del web i cookies sono ritenuti componenti fondamentali nell'architettura della rete; in sostanza, i cookies rappresentano la 'memoria' dei siti web – e in quanto tali sono una miniera di informazioni utilissime per gli scopi più diversi.
Tuttavia si deve rilevare che in molti casi i cookies raccolgono e memorizzano dati senza il consenso dell'utente.
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