Convenzione sul cybercrime, privacy a rischio?

Il progetto di Convenzione sul cybercrime, riguardo al quale si pronunceranno oggi i governi europei, non piace ai Garanti per la privacy.
Con una lettera al Consiglio d'Europa, Stefano Rodota', in qualita' di presidente dei Garanti europei, ha ribadito le riserve espresse sul progetto che coinvolge il settore delle telecomunicazioni. Riserve gia' contenute in una precedente raccomandazione che tuttavia non ha sortito gli effetti desiderati.

I Garanti chiedono la modifica del testo del progetto riguardo alle delicate questioni che coinvolgono intercettazioni telefoniche, controllo della posta elettronica e conservazione dei dati del traffico telefonico.

Nella lettera, destinata al Consiglio d'Europa, e' inoltre ricordato il ruolo svolto dal Consiglio nella protezione dei dati personali e quanto espresso dalla Carta dei diritti fondamentali dell'UE e dalla convenzione europea dei diritti dell'uomo riguardo alla salvaguardia delle liberta' fondamentali di ogni cittadino europeo.