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Asl e laboratori sanzionati per il mancato rispetto del Codice della privacy
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Asl e laboratori di analisi in ritardo negli adempimenti della privacy. Le recenti ispezioni disposte dal Garante della privacy e condotte dalla Guardia di Finanza hanno infatti rilevato inadempienze nella notificazione di trattamenti di dati sensibili particolarmente delicati, quali quelli riguardanti lo stato di salute, dati genetici. L’attività ispettiva ha riguardato inoltre banche e società di lavoro interinale.
Secondo quanto disposto dal Codice della Privacy, entro il 30 aprile 2004, tutte le società e gli organismi pubblici che effettuano trattamenti di dati genetici, biometrici, dati sullo stato di salute, sulla vita sessuale, sulle adesioni politiche, convinzioni religiose, etnia, avrebbero dovuto inoltrare al Garante, per via telematica, la notifica di tali trattamenti.
L’opera di semplificazione degli adempimenti introdotta dal Codice della privacy ha ristretto la notificazione all’Autorità ai soli casi delicati espressamente indicati nel Codice e desumibili anche dal provvedimento di esonero del Garante del il 31 marzo scorso. I casi in esame durante le ispezioni dovevano essere però notificati, trattandosi di trattamenti di dati particolarmente delicati.
Più della metà delle trenta società sottoposte a verifiche non sono invece risultate in regola con la normativa e sono state comminate sedici sanzioni amministrative per omessa o ritardata notificazione del trattamento di dati particolarmente delicati. In particolare sono state riscontrare inadempienze da parte di Asl, (11 sulle dodici controllate), di laboratori di analisi (3 sui tre controllati), di una società di lavoro interinale e di una banca. Il Garante ha inoltre comunicato che sono in fase di adozione provvedimenti di blocco del trattamento dei dati fino a quando questi non saranno regolarizzati.
Chi non ha provveduto agli adempimenti che il Codice prescrive al fine di trasparenza nei confronti degli interessati rischia di essere sanzionato anzitutto con il pagamento di una somma che va da un minimo di diecimila a sessanta mila euro e con la pubblicazione su uno o più giornali del provvedimento. Altre conseguenze possono derivare dall’inutilizzabilità dei dati trattati in violazione di legge disposta dal codice.
Il Garante ha inoltre annunciato che nei prossimi mesi è in programma una nuova serie di ispezioni sulla notificazione.
Asl e laboratori di analisi in ritardo negli adempimenti della privacy. Le recenti ispezioni disposte dal Garante della privacy e condotte dalla Guardia di Finanza hanno infatti rilevato inadempienze nella notificazione di trattamenti di dati sensibili particolarmente delicati, quali quelli riguardanti lo stato di salute, dati genetici. L’attività ispettiva ha riguardato inoltre banche e società di lavoro interinale.
Secondo quanto disposto dal Codice della Privacy, entro il 30 aprile 2004, tutte le società e gli organismi pubblici che effettuano trattamenti di dati genetici, biometrici, dati sullo stato di salute, sulla vita sessuale, sulle adesioni politiche, convinzioni religiose, etnia, avrebbero dovuto inoltrare al Garante, per via telematica, la notifica di tali trattamenti.
L’opera di semplificazione degli adempimenti introdotta dal Codice della privacy ha ristretto la notificazione all’Autorità ai soli casi delicati espressamente indicati nel Codice e desumibili anche dal provvedimento di esonero del Garante del il 31 marzo scorso. I casi in esame durante le ispezioni dovevano essere però notificati, trattandosi di trattamenti di dati particolarmente delicati.
Più della metà delle trenta società sottoposte a verifiche non sono invece risultate in regola con la normativa e sono state comminate sedici sanzioni amministrative per omessa o ritardata notificazione del trattamento di dati particolarmente delicati. In particolare sono state riscontrare inadempienze da parte di Asl, (11 sulle dodici controllate), di laboratori di analisi (3 sui tre controllati), di una società di lavoro interinale e di una banca. Il Garante ha inoltre comunicato che sono in fase di adozione provvedimenti di blocco del trattamento dei dati fino a quando questi non saranno regolarizzati.
Chi non ha provveduto agli adempimenti che il Codice prescrive al fine di trasparenza nei confronti degli interessati rischia di essere sanzionato anzitutto con il pagamento di una somma che va da un minimo di diecimila a sessanta mila euro e con la pubblicazione su uno o più giornali del provvedimento. Altre conseguenze possono derivare dall’inutilizzabilità dei dati trattati in violazione di legge disposta dal codice.
Il Garante ha inoltre annunciato che nei prossimi mesi è in programma una nuova serie di ispezioni sulla notificazione.
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