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Anche i ''vip'' di provincia sono a rischio privacy
Il presidente e il direttore di una banca provinciale, che avevano fatto ricorso al Garante per la privacy in seguito alla pubblicazione di loro fotografie su un periodico di informazione locale, non hanno avuto risposta favorevole.
I ricorrenti lamentavano il fatto che la pubblicazione delle fotografie, all'interno di alcuni articoli di cronaca sull'attività dell'istituto di credito, andasse a scapito della privacy e li esponesse al rischio di minacce e ritorsioni. Si erano, quindi, rivolti al Garante per avere accesso agli archivi della testata, conoscere le informazioni che li riguardavano e chiederne la cancellazione.
In risposta il responsabile del periodico ha sottolineato che l'articolo 13 della legge 675/96 non è applicabile, perché nell'archivio del giornale non sono custodite informazioni sensibili.
Il Garante ha puntualizzato che l'articolo 13 è applicabile anche ai dati utilizzati per finalità giornalistiche, siano essi sensibili o informazioni comuni, e ha verificato la correttezza della pubblicazione.
L'Authority ha, infatti, affermato che gli articoli ''non travalicano i limiti al diritto di cronaca posti a tutela della riservatezza, in relazione sia alla pacifica notorietà della persona nell'ambito locale di diffusione della testata, sia alla probabile acquisizione dell'immagine in occasione di un avvenimento di interesse pubblico o svoltosi in pubblico''.
I ricorrenti lamentavano il fatto che la pubblicazione delle fotografie, all'interno di alcuni articoli di cronaca sull'attività dell'istituto di credito, andasse a scapito della privacy e li esponesse al rischio di minacce e ritorsioni. Si erano, quindi, rivolti al Garante per avere accesso agli archivi della testata, conoscere le informazioni che li riguardavano e chiederne la cancellazione.
In risposta il responsabile del periodico ha sottolineato che l'articolo 13 della legge 675/96 non è applicabile, perché nell'archivio del giornale non sono custodite informazioni sensibili.
Il Garante ha puntualizzato che l'articolo 13 è applicabile anche ai dati utilizzati per finalità giornalistiche, siano essi sensibili o informazioni comuni, e ha verificato la correttezza della pubblicazione.
L'Authority ha, infatti, affermato che gli articoli ''non travalicano i limiti al diritto di cronaca posti a tutela della riservatezza, in relazione sia alla pacifica notorietà della persona nell'ambito locale di diffusione della testata, sia alla probabile acquisizione dell'immagine in occasione di un avvenimento di interesse pubblico o svoltosi in pubblico''.
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