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Scale in sicurezza: pilastri in calcestruzzo e dislivello tra solai
Milano, 4 Sett – Benché sia nota la frequenza d’infortunio correlata alla caduta dall’alto nei lavori edili, molti lavoratori e aziende tendono ancora a sottovalutare i rischi della caduta dalle scale portatili. Si utilizzano spesso scale non adeguate al lavoro da svolgere o in cattivo stato e non si mettono in pratica le più elementari norme di prevenzione.
Per ridurre gli incidenti è bene offrire non solo suggerimenti generici sulla prevenzione delle cadute, ma anche informazioni e misure specifiche relative all’uso della scala portatile in singole attività.
Per farlo possiamo presentare alcune “schede di attività”, relative a vari possibili utilizzi in cantiere delle scale portatili, allegate alle “ Linee Guida per l'utilizzo di scale portatili nei cantieri temporanei e mobili” approvate dalla Regione Lombardia con Decreto n. 1819 del 5 marzo 2014 (in sostituzione delle precedenti linee guida approvate con Decreto n. 7738 del 17 agosto 2011).
Ad esempio le scale portatili possono essere utilizzate nella realizzazione dei pilastri in calcestruzzo.
A questo proposito la scheda ricorda che la realizzazione dei pilastri è caratterizzata essenzialmente da quattro fasi:
- “costruzione della cassaforma;
- posa o realizzazione di armatura metallica;
- getto del calcestruzzo con manovra in quota del secchione trasportato dalla gru di servizio o del tubo getto e contestuale operazione di vibratura del cls (calcestruzzo, ndr);
- disarmo”.
E in questo caso si utilizza la scala per portarsi alla quota di sommità del pilastro e per compiere manualmente le seguenti operazioni:
- “assemblare gli elementi della casseratura;
- realizzare e/o mettere in opera l’armatura metallica;
- guidare manualmente il getto, e contestualmente provvedere a ‘vibrare’ il calcestruzzo;
- rimuovere gli elementi della casseratura”.
La scheda indica che è possibile utilizzare la scala portatile:
- “se nel POS è documentata la non possibilità ovvero controindicazione per motivi di sicurezza all’utilizzo di opere provvisionali, ‘trabattelli’, piattaforme elevabili o piattaforme di getto che incorporano il dispositivo di protezione collettiva;
- se le condizioni di utilizzo della scala non sono aggravate dal contesto di cantiere ovvero da eventuali rischi interferenti quali mezzi di movimentazione, pericolo di caduta al di sotto del piano di appoggio, presenza di elementi lesivi al piano (ferri, casseri, ecc.)”.
Dopo aver dato informazioni sui punti di appoggio alla base e alla sommità, sul dislivello prevedibile, sulla funzione svolta dalla scala portatile, sulla durata prevedibile dell’utilizzo e sul contesto organizzativo di utilizzo della scala, la scheda indica le priorità nella scelta della tipologia di scala:
- “scala a castello autoportante dotata di corrimano e piattaforma di stazionamento protetta da parapetti, di altezza adeguata ai pilastri;
- scala doppia con piattaforma e ‘guarda corpo’;
- scala semplice di appoggio solamente in caso di effettiva impossibilità di utilizzo delle altre tipologie”.
Veniamo ora a prescrizioni e divieti riferiti alla specifica circostanza di utilizzo della scala:
- “se si opera ad altezza superiore a 2 m, utilizzare un dispositivo di posizionamento vincolato alla scala che mantenga la persona all’interno dei montanti;
- nelle fasi di lavoro, per il rispetto dei requisiti sia di sicurezza che di ergonomia è controindicato utilizzare le scale a pioli ma solamente quelle a gradini;
- il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali quali ferri di armatura ecc., e libero da interferenza per passaggio di mezzi o persone;
- deve essere garantita una base di appoggio stabile e piana;
- durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala;
- la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare nel rispetto della portata massima dichiarata dal costruttore;
- in caso di utilizzo di scala semplice di appoggio, questa deve essere posizionata con un angolo compreso tra i 60° ed i 70°, e vincolata alla base e alla sommità sui due montanti mediante sistemi antiscivolamento ed antiribaltamento;
- le scale non devono presentare segni di deterioramento che ne compromettano la funzionalità e la stabilità;
- l’operatore deve raggiungere una posizione ergonomicamente corretta in funzione della operatività;
- durante la fase di fissaggio la scala deve essere trattenuta al piede;
- è vietato sporgersi lateralmente”.
Concludiamo soffermandoci sulle indicazioni e i suggerimenti per un’altra tipologia di utilizzo delle scale: il superamento di dislivelli per passaggio da solaio a solaio.
In questo caso la scala portatile “può essere utilizzata in assenza di strutture di accesso fisse”, per il tempo necessario alla realizzazione delle scale definitive.
E comunque solo se le condizioni di utilizzo della scala “non sono aggravate dal contesto di cantiere ovvero da eventuali rischi interferenti quali mezzi di movimentazione, pericolo di caduta al di sotto del piano di appoggio, presenza di elementi lesivi al piano (ferri, casseri, ecc.)”.
ll documento descrive anche i punti di appoggio alla base e alla sommità:
- “base di appoggio: di norma rappresentato dal piano stabile costituito dal solaio;
- sommità: quota d’imposta del solaio durante le fasi di costruzione e successivamente il solaio stesso”.
Veniamo alla “priorità nella tipologia di scala da utilizzarsi preferenzialmente nella specifica circostanza:
- “scala semplice di appoggio con corrimano;
- scala semplice di appoggio”.
Concludiamo con le prescrizioni e i divieti riferiti alla specifica circostanza di utilizzo della scala:
- “la scala deve sporgere di almeno 1 metro oltre il piano del solaio di accesso;
- il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali quali ferri di armatura ecc., e libero da interferenza per passaggio di mezzi o persone;
- deve essere garantita una base di appoggio stabile e piana;
- la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare nel rispetto della portata massima dichiarata dal costruttore;
- la scala deve essere posizionata con un angolo compreso tra i 60° ed i 75° in funzione della tipologia, dotata di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di dispositivi di fissaggio alle estremità superiori; questi elementi sono da sottoporre a verifiche periodiche;
- la scala non deve presentare segni di deterioramento che ne compromettano la funzionalità e la stabilità;
- durante la fase di fissaggio la scala deve essere trattenuta al piede;
- e’ vietato sporgersi lateralmente;
- in dipendenza del suo posizionamento, all’accesso e allo sbarco deve essere predisposta una adeguata area di movimento con idoneo parapetto nella zona in quota”.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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