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Lavoratori indipendenti e autonomi: infortuni e sorveglianza sanitaria

Lavoratori indipendenti e autonomi: infortuni e sorveglianza sanitaria

Elementi per conoscere più da vicino la realtà del lavoro indipendente e del lavoro autonomo. Le definizioni e il codice civile, i dati sugli infortuni e sugli incidenti mortali, le indicazioni per la gestione della sorveglianza sanitaria.

Venezia, 23 Mag – La crisi economica si avverte nel mondo del lavoro non solo in relazione all’aumento dei tassi di disoccupazione o delle ore di cassa integrazione. A cambiare  sono anche le tipologie contrattuali di lavoro: diminuiscono i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e aumenta sia il lavoro intermittente e a tempo determinato che il lavoro indipendente, con particolare riferimento al lavoro autonomo. Lavoratori autonomi che sono esposti agli stessi rischi degli lavoratori dipendenti, ma sono meno tutelati dalla normativa vigente.
 
Questo tema è stato affrontato e analizzato a Venezia nel convegno “ Lavoratore autonomo sano sicuro informato. La promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per i lavoratori autonomi”. Convegno che PuntoSicuro ha presentato anche in relazione al progetto della Regione Veneto “La promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per i lavoratori autonomi”.
 
Per conoscere più da vicino il  lavoro autonomo e i dati sugli incidenti nella Regione Veneto presentiamo brevemente uno degli interventi al convegno, dal titolo “Aspetti epidemiologici nella regione del Veneto” e a cura di Roberto Agnesi, Michela Veronese  e Lucia Calciano. 
 
Dopo aver presentato gli effetti della crisi economica in Veneto, con particolare attenzione alle aziende manifatturiere e del comparto costruzioni, i relatori si soffermano sul significato, con riferimento alla classificazione dell’Istat, di “lavoratori indipendenti”.
I lavoratori indipendenti sono “gli imprenditori, i lavoratori autonomi, i professionisti, i coadiuvanti familiari e i cooperatori, nel caso di società cooperative. Dal calcolo si escludono le  forme contrattuali atipiche (ad esempio le collaborazioni a progetto) in quanto contemplano caratteristiche sia di lavoro autonomo, sia di lavoro subordinato”. 

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Inoltre si segnalano alcuni riferimenti del codice civile:
- lavoratore autonomo (art. 2222, Contratto d'opera): quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, ...
- imprenditori (Art. 2082 – Imprenditori): è imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi;
- piccoli imprenditori (Art. 2083 – Piccoli imprenditori): sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un'attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia.
 
Viene poi presentata una valutazione epidemiologica degli infortuni e delle malattie professionali in Veneto con riferimento specifico ai lavoratori autonomi (secondo i seguenti criteri: ditta individuale con un solo artigiano; senza dipendenti e assimilati; senza altri soci artigiani; limitatamente ai soggetti assicurati Inail).
 
Il documento agli atti relativo all’intervento, che vi invitiamo a leggere, è ricco di tabelle esplicative. Tabelle relative, ad esempio, alla distribuzione dei lavoratori autonomi nei comparti, agli infortuni e alla loro gravità.
I casi mortali degli autonomi “sono circa il 9-10% del totale (esclusi itinere, agricoltura, studenti, colf, sportivi)” e, con riferimento al solo comparto costruzioni, “i casi mortali degli autonomi sono il 17% del totale”. Inoltre “l’incidenza di casi mortali per 100.000 addetti nel 2010 è circa 9,05 (contro 3,48 dei non autonomi)”. Senza dimenticare che in questi dati “fra i lavoratori autonomi non sono inclusi i datori di lavoro di aziende con dipendenti e soci artigiani (quindi il numero complessivo di imprenditori fra le vittime del lavoro è più alto)”.
Per un maggiore dettaglio vi rimandiamo alla tabella riassuntiva relativa agli infortuni presente nel documento (Regione Veneto anno 2010 – tutti i comparti, esclusi infortuni in itinere, studenti, colf, sportivi).
 
Infine durante il convegno si è parlato anche di sorveglianza sanitaria ed è stato presentato il documento “Indicazioni per la gestione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori autonomi”, un documento a cura della Regione Veneto e di “TuteLA”, il nuovo servizio Spisal-Veneto atto a promuovere la salute e la sicurezza per i lavoratori autonomi.
 
Nel documento si indica che presso ogni servizio SPISAL del Veneto “vengono effettuate, su richiesta dell’interessato, le visite mediche e gli accertamenti mirati per la verifica dell’idoneità sanitaria del lavoratore autonomo”.
A questo proposito si segnala che “le visite mediche ai lavoratori autonomi che si rivolgono agli SPISAL sono sovrapponibili alle visite mediche di idoneità specifica alla mansione effettuate dal Medico Competente”. Si ricorda che al lavoratore autonomo “va sempre consegnato il certificato alla conclusione della visita fatta, anche in caso di giudizio di non idoneità. Nel caso di ‘non idoneità’ è opportuno che venga predisposta anche una relazione per il curante in cui si precisano i motivi clinici per cui si sconsiglia l’esposizione lavorativa”.
Riguardo alla cartella sanitaria di rischio, come previsto dall’Allegato 3°del D.Lgs. 81/2008, “ogni SPISAL utilizzerà la propria modulistica già in uso per le altre visite mediche di idoneità alla mansione. Il lavoratore autonomo va informato sul fatto che la cartella sanitaria viene conservata presso il servizio SPISAL; al lavoratore autonomo può esserne consegnata copia su richiesta”.
 
Concludiamo ricordando che il documento si occupa anche dei costi delle prestazioni sanitarie erogate, prestazioni che sono “a totale carico del lavoratore autonomo”.
 
 
 
Aspetti epidemiologici nella regione del Veneto”, Roberto Agnesi – Michela Veronese – Lucia Calciano, intervento al convegno “Lavoratore autonomo sano sicuro informato. La promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per i lavoratori autonomi” (formato PDF, 1.30 MB).
 
Regione Veneto e “TuteLA”, “ Indicazioni per la gestione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori autonomi” (formato PDF, 95 kB).
 
 
 
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