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Rapporti Regionali Inail 2007: in Emilia Romagna in calo gli infortuni

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Lavoratori

16/04/2009

Regione Emilia Romagna: malgrado l'andamento in controtendenza per stranieri e interinali, gli incidenti sono calati del 2% e le morti bianche del -9%. Crescono le malattie professionali.

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Calano del 2% gli infortuni sul lavoro in Emilia-Romagna: 130.626 casi nel 2007 contro i 133.250 dell'anno precedente. E anche le morti bianche, con 111 decessi, fanno registrare una flessione del 9% rispetto ai 122 casi dell'anno precedente (e, questo, nonostante il "picco" di Reggio Emilia, con 15 incidenti mortali in più, di cui 11 su strada). Crescono invece le Rapporto regionale INAIL 2007.

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All’Emilia-Romagna spetta, comunque, un triste primato: con il 14,3% degli infortuni totali, la regione si conferma al secondo posto in Italia dopo la Lombardia. A "motivare" questo dato anche il fatto che il mercato occupazionale dell'Emilia-Romagna nel 2007 si sia chiuso con un bilancio positivo: i dati Istat hanno stimato, infatti, che gli occupati in regione sono un milione e 953 mila, vale a dire l'1,8% in più rispetto al 2006 (il che equivale a un aumento di circa 35mila persone)."Stiamo, però, attraversando un periodo di piena crisi economica", commenta Alessandro Crisci, direttore regionale INAIL Emilia-Romagna, durante la presentazione del rapporto. "Il rischio è che, nella scala delle priorità delle aziende, la sicurezza nei luoghi di lavoro diminuisca. Ma la prevenzione non può essere considerata una spesa da differire in un secondo momento".
 
"In merito il Piano 2009 dell'INAIL regionale segue alcune linee guida importanti", continua Crisci. "Ovvero: la scuola - per cui sono stati stanziati un milione e 600 mila euro per la messa in sicurezza degli edifici - la formazione, non solo dei lavoratori ma anche degli imprenditori (in programma c'è anche un camper itinerante nei cantieri), i sistemi di gestione della sicurezza e il concetto di rete con le istituzioni, gli altri enti ispettivi e le parti sociali". Analizzando i dati del Rapporto più in dettaglio, il calo degli infortuni è avvenuto soprattutto in agricoltura (-8,4%), mentre il settore delle costruzioni è  quello che riporta il maggior numero di infortuni (con 11.800 casi denunciati nel 2007), seguito dai trasporti (9.063) e dall'industria dei metalli (8.004).
 
Da sottolineare poi l'incidenza delle morti bianche causate dalla circolazione stradale: nel 2007, su 111 decessi, 68 si sono verificati mentre il lavoratore era al volante (il 61,2% del totale). Per quanto riguarda le malattie professionali denunciate, invece, solo 235 sono quelle tabellate (1 su 4 per tumori da amianto), mentre tra le malattie "emergenti" il 33% è rappresentato da tendiniti. L'Emilia-Romagna si colloca purtroppo ai primi posti anche per quanto riguarda la frequenza con cui i lavoratori si infortunano: Forlì, Ferrara e Reggio Emilia sono le province ai primi posti, mentre legno, industria dei metalli ed edilizia i settori a più alta probabilità di infortunio. Marocco, Albania, Romania e Tunisia sono, ancora, le etnie di lavoratori stranieri più colpite.
 
A sottolineare, infine, il ruolo della Regione in materia di sicurezza è stato Alfredo Bertelli, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, che ha ricordato come questo sforzo veda l'impegno di 550 operatori (contro i 4.279 a livello nazionale) e uno stanziamento di 50 milioni di euro l'anno. Nel 2007, così, sono stati effettuati oltre 13.000 controlli (il 6,4% delle aziende, a fronte dell'accordo col governo che fissa l'obiettivo al 5%) e sono state notificate quasi 3.900 notizie di reato per 4 milioni di euro di sanzioni elevate. "Nel 2008 abbiamo promosso la legge che ha istituito il Fondo per il sostegno scolastico e formativo dei figli delle vittime di incidenti mortali sul lavoro, mentre nel 2009 assumeremo 30 nuovi ispettori", ha concluso Bertelli. "A gennaio diventerà pienamente operativo il Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e dovrebbe diventare legge la proposta normativa per la tutela del lavoro nei cantieri edili e di ingegneria civile".
 
 
 
 
Fonte: Inail.



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