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Polmonite atipica: rischi per i lavoratori aeroportuali?
I sindacati dei lavoratori aeroportuali hanno chiesto dispositivi di protezione individuale, quali mascherine e guanti, al fine proteggere i lavoratori a contatto con il pubblico dal possibile contagio da polmonite atipica.
In merito ai timori manifestati da queste categorie di lavoratori, come operatori sanitari e addetti ai servizi aeroportuali, il Ministero della Salute, in un comunicato stampa, ha precisato di aver recepito e diffuso le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità attuando misure di prevenzione per la corretta gestione dei soggetti che presentano una sintomatologia clinica riconducibile alla Sindrome respiratoria acuta.
“Questo comporta che non vi è al momento la necessità di protezione individuale quando vengono contattate persone in buono stato di salute.
Tutti i Paesi europei si sono attenuti alle indicazioni dell’Oms e pertanto non adottano nessuna particolare precauzione per gli operatori che trattano persone sane.”
Comunque, sulla opportunità o meno di adottare ulteriori misure precauzionali nei confronti della popolazione o di particolari categorie di lavoratori, il Ministero ha richiesto un parere urgente all’Istituto superiore di sanità e all’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro.
In merito ai timori manifestati da queste categorie di lavoratori, come operatori sanitari e addetti ai servizi aeroportuali, il Ministero della Salute, in un comunicato stampa, ha precisato di aver recepito e diffuso le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità attuando misure di prevenzione per la corretta gestione dei soggetti che presentano una sintomatologia clinica riconducibile alla Sindrome respiratoria acuta.
“Questo comporta che non vi è al momento la necessità di protezione individuale quando vengono contattate persone in buono stato di salute.
Tutti i Paesi europei si sono attenuti alle indicazioni dell’Oms e pertanto non adottano nessuna particolare precauzione per gli operatori che trattano persone sane.”
Comunque, sulla opportunità o meno di adottare ulteriori misure precauzionali nei confronti della popolazione o di particolari categorie di lavoratori, il Ministero ha richiesto un parere urgente all’Istituto superiore di sanità e all’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro.
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