Pmi e sicurezza sul lavoro

L’informazione e la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro nelle pmi sono state recentemente al centro del forum, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, " La Prevenzione della Salute e della Sicurezza nella Piccola Impresa: prime esperienze di azioni di sostegno alla Conoscenza, alla Informazione ed alla Formazione".

Sulla base dei dati di una ricerca Censis-Inail, il Cnel ha valutato quali siano la percezione e le aspettative in materia di salute e sicurezza sul lavoro nelle pmi, sia da parte degli imprenditori, sia da quella dei lavoratori.

Oltre la metà dei lavoratori delle piccole e medie imprese e l'80% degli imprenditori ha recepito il modello “partecipato” di prevenzione della salute e sicurezza previsto dal D.Lgs. 626/94.

Per la metà delle Pmi la definizione della salute e sicurezza in azienda rappresenta soprattutto un dovere, per il 24,4% un investimento, per il 22,3% un obiettivo, per il 3,9% solo un costo.

Il Cnel ha evidenziato inoltre quali siano le richieste, da parte di lavoratori e aziende, per raggiungere migliori risultati nell’ambito della prevenzione.
I lavoratori delle Pmi chiedono soprattutto di individuare nuovi rischi nell'ambiente di lavoro (49,8%), ma anche di promuovere iniziative per ridurre i rischi (27,9%) e per una maggiore informazione (23,1%)
Mentre l'azienda ha bisogno di nuove figure professionali, competenti in particolare per attività di formazione (37,2%), innovazione tecnologica (30%), impiantistica e manutenzione (27,7%).

Alla prevenzione della sicurezza e salute dei lavoratori il Cnel dedicherà una conferenza che si svolgerà alla fine di ottobre. Un tema, quello della prevenzione, che il presidente della Commissione politiche del lavoro e politiche sociali, Carmelo Pillitteri, aprendo i lavori del forum, ha definito “di grande rilevanza sociale ed economica".