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Nel mondo ogni minuto muoiono tre lavoratori
Si e' svolta ieri a Ginevra la cerimonia del ''Workers' Memorial Day'', giornata dedicata alle vittime degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali organizzata dall'ILO (International Labour Organization).
In Italia in occasione di questa giornata e' stata organizzata da INAIL e ILO una conferenza stampa.
La Giornata internazionale in memoria dei lavoratori morti o feriti sui luoghi di lavoro intende richiamare l'attenzione sull'entita' del problema e promuovere l'informazione sul tema della sicurezza e la salute sul lavoro.
Quest'anno sono stati in particolare focalizzati i pericoli affrontati dalle categorie di lavoratori che operano nel campo delle emergenze, quali vigili del fuoco, medici, infermieri, polizia, il personale delle ambulanze.
In Italia nel 2001 sono stati denunciati all'Inail circa 19 mila infortuni tra gli addetti alle emergenze delle aziende private o tra i dipendenti delle Asl, i Vigili del Fuoco hanno registrato oltre 900 incidenti e 79 poliziotti hanno perso la vita per servizio.
In occasione dell'evento l'ILO ha presentato alcune stime, a livello mondiale; ogni anno due milioni di lavoratori perdono la vita a causa di lesioni o malattie professionali, circa 350.000 persone muoiono per incidenti sul lavoro, con una media di 14 vittime ogni 100.000 lavoratori.
Ogni giorno nel mondo muoiono circa 5.000 lavoratori, in media 3 ogni minuto...
Inoltre per ogni incidente mortale si stimano circa 1.000 infortuni non mortali, molti dei quali tuttavia hanno come conseguenze invalidità permanenti e conseguenze economiche.
Una particolare incidenza degli infortuni mortali e' stata rilevata nei Paesi in via di sviluppo. Se nei Paesi a economia di mercato (Nord America, Australia, Europa occidentale, Giappone) si verificano in media 5,3 incidenti mortali ogni 100.000 lavoratori, nell'est europeo se ne verificano 11,1, un valore che raggiunge livelli assai elevati nei Paesi asiatici (23,1), nell'Africa sub-sahariana (21) e nel Medio oriente (22,5).
L'ILO ha rilevato che alle sostanze pericolose sono attribuibili 340.000 morti ogni anno; 100.000 per l'esposizione all'amianto.
I settori piu' a rischio, sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo, sono l'agricoltura, l'edilizia ed il settore minerario.
In Italia in occasione di questa giornata e' stata organizzata da INAIL e ILO una conferenza stampa.
La Giornata internazionale in memoria dei lavoratori morti o feriti sui luoghi di lavoro intende richiamare l'attenzione sull'entita' del problema e promuovere l'informazione sul tema della sicurezza e la salute sul lavoro.
Quest'anno sono stati in particolare focalizzati i pericoli affrontati dalle categorie di lavoratori che operano nel campo delle emergenze, quali vigili del fuoco, medici, infermieri, polizia, il personale delle ambulanze.
In Italia nel 2001 sono stati denunciati all'Inail circa 19 mila infortuni tra gli addetti alle emergenze delle aziende private o tra i dipendenti delle Asl, i Vigili del Fuoco hanno registrato oltre 900 incidenti e 79 poliziotti hanno perso la vita per servizio.
In occasione dell'evento l'ILO ha presentato alcune stime, a livello mondiale; ogni anno due milioni di lavoratori perdono la vita a causa di lesioni o malattie professionali, circa 350.000 persone muoiono per incidenti sul lavoro, con una media di 14 vittime ogni 100.000 lavoratori.
Ogni giorno nel mondo muoiono circa 5.000 lavoratori, in media 3 ogni minuto...
Inoltre per ogni incidente mortale si stimano circa 1.000 infortuni non mortali, molti dei quali tuttavia hanno come conseguenze invalidità permanenti e conseguenze economiche.
Una particolare incidenza degli infortuni mortali e' stata rilevata nei Paesi in via di sviluppo. Se nei Paesi a economia di mercato (Nord America, Australia, Europa occidentale, Giappone) si verificano in media 5,3 incidenti mortali ogni 100.000 lavoratori, nell'est europeo se ne verificano 11,1, un valore che raggiunge livelli assai elevati nei Paesi asiatici (23,1), nell'Africa sub-sahariana (21) e nel Medio oriente (22,5).
L'ILO ha rilevato che alle sostanze pericolose sono attribuibili 340.000 morti ogni anno; 100.000 per l'esposizione all'amianto.
I settori piu' a rischio, sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo, sono l'agricoltura, l'edilizia ed il settore minerario.
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