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La ''strage'' del Petrolchimico di Brindisi
Sono state consegnate ai Pm di Brindisi le perizie, effettuate dai professori Cesare Maltoni e Gagliano Candela, riguardo alle morti per cancro ''sospette'' verificatesi tra i lavoratori del Petrolchimico.
Dagli accertamenti e' emerso che 14 operai sono deceduti per cancro a causa del policloruro di vinile respirato durante le lavorazioni e 107 persone sono state contaminate da cloruro e policloruro di vinile (CVM e PVC).
Il problema della contaminazione da CVM e PVC potrebbe riguardare non solo i lavoratori dello stabilimento, ma anche la popolazione delle aree vicine agli impianti.
In base ai dati di tale perizia, i magistrati hanno disposto il sequestro dello stabilimento e dell'area circostante (270 ettari) ed hanno inviato 68 avvisi di garanzia a dirigenti dello stabilimento avvicendatisi negli anni.
Le accuse ipotizzate sono gravissime: stage colposa, disastro ambientale doloso, omissione di cautele sui luoghi di lavoro e lesioni gravi.
L'inchiesta e' partita dalla denuncia di un operaio dello stabilimento al pm Felice Casson, titolare dell'inchiesta sul Petrolchimico di Porto Marghera (VE), che ha provveduto ad inviare la documentazione al magistrato competente per territorio, cioe' alla Procura di Brindisi.
Dagli accertamenti e' emerso che 14 operai sono deceduti per cancro a causa del policloruro di vinile respirato durante le lavorazioni e 107 persone sono state contaminate da cloruro e policloruro di vinile (CVM e PVC).
Il problema della contaminazione da CVM e PVC potrebbe riguardare non solo i lavoratori dello stabilimento, ma anche la popolazione delle aree vicine agli impianti.
In base ai dati di tale perizia, i magistrati hanno disposto il sequestro dello stabilimento e dell'area circostante (270 ettari) ed hanno inviato 68 avvisi di garanzia a dirigenti dello stabilimento avvicendatisi negli anni.
Le accuse ipotizzate sono gravissime: stage colposa, disastro ambientale doloso, omissione di cautele sui luoghi di lavoro e lesioni gravi.
L'inchiesta e' partita dalla denuncia di un operaio dello stabilimento al pm Felice Casson, titolare dell'inchiesta sul Petrolchimico di Porto Marghera (VE), che ha provveduto ad inviare la documentazione al magistrato competente per territorio, cioe' alla Procura di Brindisi.
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