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Formazione sulla sicurezza nelle PMI dell’artigianato

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Lavoratori

11/01/2007

Dalla Regione Veneto delle linee guida per una efficace azione informativa e formativa ai sensi del D.Lgs. 626/94.

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Sono destinate alle piccole imprese dell’artigianato, con limitare risorse economiche e di tempo da dedicare alla formazione, le linee guida redatte dalla Regione Veneto per l’informazione e la formazione in attuazione del D.Lgs. 626/94.

Si tratta di suggerimenti per aiutare le risorse umane interne ad adempiere al compito informativo. Una attività non facile, che richiede preparazione anche dal punto di vista comunicativo.


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Le  linee guida si propongono come uno strumento pratico sia per aiutare le piccole aziende a organizzare la formazione partendo dai bisogni specifici e valorizzando le risorse interne, sia per gli organi di vigilanza al fine di orientarli nella valutazione delle attività di formazione dei lavoratori realizzate dalle aziende.

La pubblicazione illustra le peculiarità della informazione/formazione nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento alla gestione delle attività formative per adulti, alla formazione dei giovani lavoratori e degli stranieri.

“La prima difficoltà che si incontra nel gestire attività di in-formazione per adulti  - sottolineano le Linee Guida - risiede nella resistenza delle persone che, pensando di essere già perfettamente in grado di adempire ai propri compiti, non vedono la necessità o l‘utilità ad apprendere qualcosa di nuovo. Formare gli adulti si concretizza, dunque, nel lavorare contro le resistenze, che significa bandire le raccomandazioni (peraltro inefficaci in tutte le fasce d‘età) per attivare, viceversa, processi di convincimento quanto più possibile personalizzati. L‘adulto quando inizia ad apprendere qualcosa si preoccupa di esaminarne i vantaggi, nonché le conseguenze negative del mancato apprendimento: questo lo rende disponibile e motivato ad imparare cose nuove purché rispondano alle proprie esigenze.”

Nella discussione relativa alle tecniche didattiche più incisive, le linee guida sottolineano che “l‘obiettivo finale dell’attività di in-formazione è quello che i lavoratori siano in grado di autotutelarsi (non si facciano male) ma siano anche soggetti promotori della sicurezza in azienda. In tutti i casi si deve agire sulle capacità e sulle motivazioni ad adottare comportamenti lavorativi corretti, ma anche di relazionare positivamente con colleghi e preposti. In questa prospettiva bisogna lavorare a 3 livelli:
- conoscenza (so)
- atteggiamento (saper essere, voglio fare)
- abilità (so fare, metto in pratica)

Per migliorare il processo di apprendimento (conoscenze e competenze) è indispensabile associare più tecniche di comunicazione e non limitarsi a quella verbale.
E‘ dimostrato infatti che si recepisce:
il 20% di quanto si ascolta;
il 30% di quanto si vede;
il 50% di quanto si vede e si ascolta;
il 90% di quanto si vede, si ascolta e si fa.
Ecco quindi l‘opportunità di accompagnare la lezione con supporti visivi, di introdurre esercitazioni, simulazioni, ecc.
Qualsiasi proposta didattica deve comunque essere il più possibile modulata sulla specificità dell’azienda, oltre che rispondere al problema che si vuole risolvere.”

La pubblicazione si sofferma inoltre sull’aspetto della gestione della documentazione dell’attività informativa e formativa. L’intero iter formativo previsto dal D.Lgs. 626/94 deve infatti esser formalizzato in tutte le sue fasi (progettazione, esecuzione, verifica) attraverso atti di validità giuridica. Le linee guida approfondiscono, anche attraverso esempi, i criteri metodologici che deve rispettare la documentazione dell’attività informativa e formativa, precisamente: progettazione sistematica; condivisione; esaustività; omogeneità d’insieme; ordinazione.

Allegati alle linee guida vi sono alcuni utili strumenti, tra i quali una check list per valutare le attività di informazione/formazione dei lavoratori, un esempio di questionario a scelta multipla, schede tecniche sugli strumenti didattici per le attività di informazione e formazione.

Le "Linee guida per l'informazione e formazione dei lavoratori nelle piccole imprese dell'artigianato" (formato PDF, 278 kB).


 

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