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Un patto per la sicurezza
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Governo, Regioni e Province Autonome insieme per ridurre l’incidenza degli infortuni e delle malattie professionali in Italia.
La Conferenza delle Regioni, presieduta da Vasco Errani, ha approvato lo scorso 27 giugno un documento per un “Patto per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” tra il Governo, le regioni e le Province autonome.
Tale accordo dovrebbe integrare il “Patto per la salute” sottoscritto a ottobre dal Governo con tutte le Regioni.
Già nella Conferenza di Torino del 25 e 26 giugno 2007, il Ministero della Salute aveva anticipato gli obiettivi strategici del Patto per la salute e la sicurezza sul lavoro, tra i quali figurano la messa in campo di azioni rispondenti a criteri di efficacia e di positivo e risolutivo impatto sul miglioramento degli indici infortunistici e la realizzazione del Sistema informativo nazionale di prevenzione nei luoghi di lavoro che elimini l’attuale dispersione delle conoscenze.
Tra gli obiettivi del patto vi è anche quello di condividere e analizzare le informazioni disponibili, al fine di orientare la programmazione e l’attuazione degli interventi in maniera omogenea, integrata, sinergica e mirata sulle situazioni di rischio prioritario.
Il Patto prevede, ad esempio, la definizione di standard di attività di vigilanza definiti per i Servizi delle ASL, per una maggior omogeneità di copertura in tutto il territorio nazionale. L’attività di controllo e vigilanza inoltre dovrebbe essere potenziata prevedendo complessivamente a livello nazionale la realizzazione di 250.000 interventi ispettivi/anno, proporzionati, per ciascuna Regione e P.A. alla consistenza numerica delle unità locali delle imprese attive nei rispettivi territori.
Governo, Regioni e Province Autonome insieme per ridurre l’incidenza degli infortuni e delle malattie professionali in Italia.
La Conferenza delle Regioni, presieduta da Vasco Errani, ha approvato lo scorso 27 giugno un documento per un “Patto per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” tra il Governo, le regioni e le Province autonome.
Tale accordo dovrebbe integrare il “Patto per la salute” sottoscritto a ottobre dal Governo con tutte le Regioni.
Già nella Conferenza di Torino del 25 e 26 giugno 2007, il Ministero della Salute aveva anticipato gli obiettivi strategici del Patto per la salute e la sicurezza sul lavoro, tra i quali figurano la messa in campo di azioni rispondenti a criteri di efficacia e di positivo e risolutivo impatto sul miglioramento degli indici infortunistici e la realizzazione del Sistema informativo nazionale di prevenzione nei luoghi di lavoro che elimini l’attuale dispersione delle conoscenze.
Tra gli obiettivi del patto vi è anche quello di condividere e analizzare le informazioni disponibili, al fine di orientare la programmazione e l’attuazione degli interventi in maniera omogenea, integrata, sinergica e mirata sulle situazioni di rischio prioritario.
Il Patto prevede, ad esempio, la definizione di standard di attività di vigilanza definiti per i Servizi delle ASL, per una maggior omogeneità di copertura in tutto il territorio nazionale. L’attività di controllo e vigilanza inoltre dovrebbe essere potenziata prevedendo complessivamente a livello nazionale la realizzazione di 250.000 interventi ispettivi/anno, proporzionati, per ciascuna Regione e P.A. alla consistenza numerica delle unità locali delle imprese attive nei rispettivi territori.

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