Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
I rischi durante l’effettuazione delle verifiche degli impianti elettrici
Pubblicità
I rischi connessi alle prove strumentali che si effettuano durante le verifiche degli impianti elettrici sono stati presi in esame in un articolo di Gianluca Saputi, del Dipartimento Omologazione e Certificazione ISPESL.
Le situazioni di maggior rischio, relativamente alle prove strumentali, si presentano quando si effettuano prove rimuovendo gli involucri di protezione delle apparecchiature “e ci si trova così in prossimità di parti attive non adeguatamente protette o quando si iniettano correnti di prova elevate e per questo pericolose su circuiti di misura che si preparano sul campo.”
L’autore fa riferimento alle procedure durante l’effettuazione delle verifiche degli impianti secondo le norme CEI 11-27 e CEI 11-48; le procedure di sicurezza sono a protezione non solo dei i verificatori, ma anche delle personeche possono venirsi a trovare inavvertitamente nei luoghi interessati dalle prove.
L’articolo è stato pubblicato nei giorni scorsi all'interno del periodico Ambiente & Sicurezza del Sole 24 Ore ed è stato reso disponibile on line sul sito dell’Ispesl.
In particolare l’articolo considera le procedure di sicurezza per la prevenzione di rischi di infortuni elettrici relativamente alle seguenti prove e misure:
-Misura dell’impedenza dell’anello di guasto nei circuiti TN.
-Prova di funzionamento dei dispositivi di protezione a corrente differenziale.
-Misura della resistenza di terra con il metodo della resistenza globale.
-Misura della tensione di passo e contatto.
-Misura della resistenza di terra con il metodo volt-amperometrico con alimentazione da rete tramite trasformatore.
L’articolo è consultabile qui.
I rischi connessi alle prove strumentali che si effettuano durante le verifiche degli impianti elettrici sono stati presi in esame in un articolo di Gianluca Saputi, del Dipartimento Omologazione e Certificazione ISPESL.
Le situazioni di maggior rischio, relativamente alle prove strumentali, si presentano quando si effettuano prove rimuovendo gli involucri di protezione delle apparecchiature “e ci si trova così in prossimità di parti attive non adeguatamente protette o quando si iniettano correnti di prova elevate e per questo pericolose su circuiti di misura che si preparano sul campo.”
L’autore fa riferimento alle procedure durante l’effettuazione delle verifiche degli impianti secondo le norme CEI 11-27 e CEI 11-48; le procedure di sicurezza sono a protezione non solo dei i verificatori, ma anche delle personeche possono venirsi a trovare inavvertitamente nei luoghi interessati dalle prove.
L’articolo è stato pubblicato nei giorni scorsi all'interno del periodico Ambiente & Sicurezza del Sole 24 Ore ed è stato reso disponibile on line sul sito dell’Ispesl.
In particolare l’articolo considera le procedure di sicurezza per la prevenzione di rischi di infortuni elettrici relativamente alle seguenti prove e misure:
-Misura dell’impedenza dell’anello di guasto nei circuiti TN.
-Prova di funzionamento dei dispositivi di protezione a corrente differenziale.
-Misura della resistenza di terra con il metodo della resistenza globale.
-Misura della tensione di passo e contatto.
-Misura della resistenza di terra con il metodo volt-amperometrico con alimentazione da rete tramite trasformatore.
L’articolo è consultabile qui.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.