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La sanificazione in ambito zootecnico

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Agricoltura

02/02/2010

Disponibile un quaderno di disinfezione con indicazioni sulla sanificazione in ambito zootecnico: quando e come operare, i metodi, le attrezzature, le malattie infettive, la sicurezza degli operatori.

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PuntoSicuro ha già presentato nei giorni scorsi il quaderno di disinfezione “La sanificazione nell'industria alimentare” a cura del Dipartimento di Sanità Pubblica Informo dell’AUSL di Modena. Affrontiamo ora “La sanificazione in ambito zootecnico”.

Il quaderno affronta nel dettaglio sia le operazioni e le attrezzature per la disinfezione negli allevamenti, che le malattie infettive degli animali, concludendo con una parte dedicata alla sicurezza degli operatori.



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La sanificazione in ambito zootecnico
La disinfezione mantiene lo schema classico che ha validità anche nella pratica veterinaria:
• disinfezione finale: si attua al termine di un episodio di malattia infettiva, denunziabile o meno; possono essere interessate, a seconda dei casi, varie strutture da ritenersi infette, quali i locali d'allevamento, le attrezzature ivi contenute, gli automezzi che hanno trasportato animali o prodotti infetti, la concimaia, il depuratore dei liquami, i foraggi, i pascoli;
• disinfezione continua: durante un episodio infettivo, per diminuire la carica di patogeni diffusa nell'ambiente dagli animali infetti e ridurre quindi il rischio di infezione dei sani;
• disinfezione periodica: in una struttura dove si sono verificate la presenza di animali o un'attività produttiva che, pur senza essere state caratterizzate da particolari patologie infettive, esigano un risanamento precauzionale prima di nuove introduzioni di animali o di nuove lavorazioni: il mercato bestiame, l'allevamento con ciclo tutto pieno/tutto vuoto, il box parto, la sala di mungitura, il macello, il laboratorio carni, lo stabilimento di lavorazione di sottoprodotti, il mezzo di trasporto di animali o di carni o di avanzi.

Per una disinfezione più o meno radicale si utilizzano, singolarmente o in combinazione fra loro, mezzi di diversa natura, a seconda del grado di disinfezione che si vuole ottenere, dell'agente infettante da combattere, del substrato su cui si opera:
- mezzi meccanici
- mezzi fisici
- mezzi biologici
- mezzi chimici (detergenti, disinfettanti)

Le attrezzature utilizzate possono quindi essere:
- Pompe manuali in plastica o metallo
- Pompe a motore con compressore a membrana
- Pompe a motore con compressore a pistoni
- Lavapavimenti
- Aerosolizzatori
- Lanciafiamme
- Lampade UV
- Stazioni di disinfezione
- Stazioni mobili di disinfezione

Al termine delle operazioni tutta l'attrezzatura utilizzata dovrà essere accuratamente lavata con acqua pulita, il serbatoio ben sciacquato, la pompa azionata per qualche minuto per eliminare i residui di disinfettante; nella stagione invernale assicurarsi che nell'impianto non ristagni acqua, perché il gelo potrebbe rompere pompa, giunti e tubi. I recipienti che avevano contenuto i prodotti chimici vanno recapitati all'inceneritore pubblico, previo consenso dei Servizio di Igiene Pubblica della USL, e non gettati nei cassonetti per i rifiuti urbani o, peggio, abbandonati nell'azienda disinfettata.

Le attrezzature inoltre, vanno periodicamente manutenute in modo tale da garantirne il perfetto funzionamento e diminuire la  probabilità che si verifichino incidenti.

Per operare una disinfezione efficace, la cosa migliore è liberare le strutture zootecniche dagli animali presenti, per consentire l'uso dei disinfettanti più efficaci e per prolungare l’operazione quanto necessario. La maggior parte delle volte questo non è possibile. La disinfezione in presenza di animali richiede particolare attenzione nella scelta dei disinfettanti, nel modus operandi e  nella durata dell'intervento, che deve essere la più breve possibile.

La guida entra nel dettaglio delle operazioni necessarie a sanificare: ricoveri all’aperto, mercati, fiere, esposizioni, negozi di animali, ambulatori veterinari, canili, box per cani, mezzi di trasporto di animali, mezzi di trasporto dei sottoprodotti, mungitura (sala, mungitrici meccaniche, mammelle), concimaie, liquami e effluenti, incubatoi, pascoli.

Il documento entra in seguito nel dettaglio dei trattamenti di sanificazione necessari per le principali malattie infettive, come ad esempio l’afta epizootica, mastite, carbonchio, peste, le malattie delle api, dei pesci, dei conigli etc...

La sicurezza degli operatori
Tutte le disinfezioni in applicazione dell'art. 10 del Regolamento di Polizia Veterinaria debbono essere eseguite sotto la responsabilità di un veterinario pubblico, è pertanto necessario, come d'altronde è raccomandato da varie circolari ministeriali, che il suddetto veterinario abbia sufficienti cognizioni tecniche sull'impiego dei mezzi di disinfezione nelle varie malattie infettive
ed infestive di cui al Regolamento, in quanto dovrà lui stesso decidere quali mezzi usare, in quali condizioni, con quali modalità, con quali precauzioni, e fornire le relative istruzioni al personale operante (allevatore, squadra di operatori addetti).

Analogamente il personale operativo deve possedere sufficienti cognizioni di base (caratteristiche positive e negative dei vari prodotti chimici, soluzioni e diluizioni, nozioni di malattie infettive degli animali, riconoscimento della tipologia del substrato su cui è chiamato ad operare, ecc.) per poter intervenire con sicurezza ed efficacia.

Nel capitolo dedicato alla sicurezza degli operatori vengono descritti gli effetti cronici e acuti dei prodotti utilizzati per le operazioni:
-  cronici. I tensioattivi asportano il film idrolipidico della pelle predisponendo alla disidratazione e, dopo azione prolungata, all’insorgenza di dermatiti irritative e allergiche da contatto,  orticaria e fotodermatiti.
- acuti. I prodotti utilizzati presentano generalmente bassa tossicità. Gli inconvenienti sono legati ad un uso scorretto dei prodotti irritanti e/o corrosivi.

Particolare importanza ha la conoscenza dei mezzi di protezione personale da impiegare caso per caso: tuta in tela spessa, oppure tuta impermeabile; guanti e stivali di gomma; copricapo; maschere di vario tipo, da quelle più semplici costituite da un cupolino filtrante, a quelle che proteggono tutto il viso, compresi gli occhi, e dotate di idonei filtri, a quelle infine a casco integrale munite di erogatore a batteria di aria filtrata (autorespiratori). Ovviamente la scelta dei mezzi di protezione sarà in funzione della tossicità/causticità dei disinfettanti usati e del tempo di esposizione.

Nell'esecuzione di una disinfezione occorre considerare la possibilità di incidenti, con danni alle persone, agli animali, alle attrezzature, alle cose in genere: non si dimentichi infatti che si utilizzano prodotti più o meno tossici, con mezzi meccanici potenzialmente pericolosi, in ambienti con animali o derrate alimentari sensibili agli insulti sia tossici che meccanici.

Occorre pertanto adottare una serie di precauzioni (non dimenticare che il responsabile della disinfezione risponde sia della efficacia che della sicurezza delle operazioni) da valutare caso per caso, e che devono tener conto dei seguenti elementi:
• sicurezza delle attrezzature impiegate
• sicurezza del personale operatore
• sicurezza degli animali: far allontanare gli animali, oppure, se si opera in presenza degli stessi, agire in modo da non spaventarli
• precauzioni generali, quali: disinserimento delle linee elettriche, copertura e isolamento dei motori elettrici (mungitrici, attrezzature varie) in caso di impiego di prodotti liquidi, allontanamento degli animali da cortile, allontanamento degli estranei
• isolamento dell'eventuale depuratore (in modo che il disinfettante non vi confluisca);
• adeguata polizza di assicurazione R.C. per danni a persone, animali e cose.


La sanificazione in ambito zootecnico - Quaderno di disinfezione - Regione Emilia Romagna - Informo (formato PDF, 505 kB).
 



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