Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Piano nazionale della prevenzione 2010 - 2012

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

02/03/2010

Il testo del Piano nazionale della prevenzione 2010 - 2012: la prevenzione di eventi infortunistici, delle patologie lavoro-correlate e da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici.

google_ad_client


Pubblichiamo un estratto del testo del futuro piano nazionale della prevenzione attualmente prossimo ad essere approvato dalla Conferenza Stato Regioni.



---- L'articolo continua dopo la pubblicità ----




Prevenzione eventi infortunistici e patologie lavoro-correlate
OBIETTIVI GENERALI DI SALUTE
- Mantenimento dei trend di riduzione degli infortuni mortali e con esiti invalidanti, nell’ottica della riduzione del 15% nel prossimo triennio, in linea con quanto previsto a livello europeo
- Monitoraggio
- Contenimento dei rischi di patologie con particolare riguardo a tumori e patologie professionali
LINEE DI SUPPORTO
- Definizione di protocolli di intesa con il sistema prevenzione (DRL, INAIL, VVF, AG, ecc.) per l’attuazione di interventi basati sull’evidenza
- Studi di valutazione dell’efficacia delle inchieste infortuni e ipotesi di modifica
- Messa a regime del sistema informativo derivante dal progetto nazionale INAIL ISPESL Regioni (NFI + Inf. Mortali) e collaborazione alla realizzazione del SINP .
- Utilizzo dei sistemi informativi per la valutazione dati e produzione dei report nazionali finalizzati alla redazione di programmi nazionali in comparti produttivi e a maggior rischio
LINEE DI INTERVENTO
- Definizione ed attuazione di programmi di informazione, assistenza, formazione e controllo che prevedono:
. focalizzazione sulle aree di attività lavorativa a maggior rischio a partire da edilizia ed agricoltura
. promozione della attività dei comitati regionali di coordinamento (ex art. 7 D.Lgs 81/08) per lo sviluppo di programmi di prevenzione e controllo condivisi con parti sociali ed istituzioni preposte alla prevenzione dei rischi negli ambienti di lavoro.
- Elaborazione di report regionali e programmi con eventuali interventi di prevenzione e monitoraggi delle esposizioni


Prevenzione patologie da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici
OBIETTIVI GENERALI DI SALUTE
- Riduzione di incidenza delle patologie da esposizione ad agenti chimico-fisici e biologici (allergeni, muffe, pollini), con particolare attenzione alla salute dei bambini Contenimento entro i limiti previsti degli inquinanti da emissioni e scarichi degli insediamenti produttivi
- Riduzione delle fonti di inquinamento indoor, con particolare riguardo a radon e amianto e fumo passivo
LINEE DI SUPPORTO
- Verifica dei sistemi di rilevazione delle malattie professionali, con individuazione di strumenti le misure per ridurre il fenomeno della sottonotifica
- Studio e ricerca sui fattori di rischio negli ambienti di vita confinati
- Studio e ricerca sull’efficacia delle attività di vigilanza
- Studio e ricerca sull’impatto sui dati epidemiologici dei provvedimenti legislativi in tema di responsabilità del datore di lavoro, con particolare riguardo all’attività dei medici competenti e responsabile sicurezza prevenzione e protezione
- Definizione di linee strategiche atte a tutelare dall’esposizione di inquinanti ambientali (inquinamento atmosferico, rifiuti, radon, fibre artificiali e fibre di amianto, pollini e allergeni aerodispersi)
- Definizione di linee strategiche atte a migliorare i requisiti igienici di qualità dell’aria indoor, in particolare nelle scuole e negli altri ambienti frequentati dai bambini
- Implementazione e supporto Regolamento REACH:
- Realizzazione della rete nazionale per la sorveglianza e il controllo, improntata a criteri di efficacia
- Organizzazione della rete laboratoristica interregionale a supporto delle attività di sorveglianza e controllo
- Definizione dei contenuti delle attività informative da delineare in relazione alle esigenze regionali
- Definizione dei Piani nazionali di campionamento sulla base di criteri di graduazione del rischio e di efficienza dei vari laboratori coinvolti
- Revisione dei flussi e debiti informativi richiesti alle Regioni sull’attività svolta dai Servizi e loro omogeneizzazione e standardizzazione
LINEE DI INTERVENTO
- Programmazione degli interventi di controllo nelle attività dei diversi settori economici sulla base di criteri di graduazione del rischio, per frequenza e gravità degli eventi patologici in lavoratori e popolazione
- Attivazione di coordinamento e sinergie tra parti sociali ed Istituzioni ed Enti preposti alla prevenzione dei rischi negli ambienti di lavoro, anche al fine di implementare le buone prassi ed i relativi sistemi premianti
- Attivazione di coordinamento e sinergie con ARPA, Province e Comuni al fine di concorrere alla tutela della salute per esposizioni a rischi ambientali



Il testo integrale (formato .doc, 415 kB).
 
 



Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!