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A scuola di sicurezza
L’elevato numero di infortuni sul lavoro, gli incidenti domestici e gli incidenti stradali costituiscono alcuni dei maggiori problemi di salute pubblica in Europa ed in Italia, con costi umani, sociali ed economici molto elevati.
Questi dati, insieme con le dimensioni del fenomeno infortunistico in ambiente domestico, evidenziano come permangano criticità in merito alla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a cominciare dalla scuola e confermano la riflessione che da alcuni anni si sta approfondendo sulla necessità di promuovere tali conoscenze il prima possibile.
La scuola, ambiente di vita per gli alunni e ambiente di lavoro per gli insegnanti, rappresenta il luogo preposto ad offrire occasioni formative volte a promuovere e divulgare ai “lavoratori di domani” la cultura e le azioni di prevenzione attraverso l’acquisizione di comportamenti che si troveranno a dover applicare concretamente nella futura vita lavorativa.
Per questo l’Ispesl, anche alla luce del nuovo D.Lgs 81/2008, che prevede l’inserimento in ogni attività scolastica ed universitaria di specifici percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, si è fatto promotore, insieme al Cnel, di iniziative sulla promozione della cultura della salute e sicurezza nelle scuole.
Nel quadro di queste iniziative si inserisce anche l’incontro, promosso da Aifos con Ispesl e con i partner dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, durante la quale verrà presentata la campagna europea 2010-2011 della manutenzione sicura. L’incontro è programmato nel quadro dei convegni di Expo SicuraMente, la rassegna sulla cultura della sicurezza che si svolgerà a maggio, il 26, 27 e 28 al quartiere fieristico di Brescia, promossa in collaborazione tre Aifos e Brixia Expo.
“Educare alla salute e alla sicurezza sul lavoro – sostiene in proposito Umberto Sacerdote, direttore generale dell’Ispesl - significa aiutare i ragazzi a sviluppare la capacità di prendere decisioni consapevoli nei riguardi del proprio benessere, in difesa del proprio equilibrio fisico, psichico e sociale, trasmettendo modelli positivi, promuovendo una corretta percezione dei rischi e l’adozione di comportamenti che diventino parte integrante dello stile di vita e di lavoro. Con queste finalità, già da alcuni anni come istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, abbiamo attivato delle iniziative che, su differenti livelli, hanno cercato di dare delle risposte, con l’obiettivo di supportare le istituzioni scolastiche in questo nuovo ed importante compito educativo”.
Fonte: Aifos.
Per questo l’Ispesl, anche alla luce del nuovo D.Lgs 81/2008, che prevede l’inserimento in ogni attività scolastica ed universitaria di specifici percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, si è fatto promotore, insieme al Cnel, di iniziative sulla promozione della cultura della salute e sicurezza nelle scuole.
Nel quadro di queste iniziative si inserisce anche l’incontro, promosso da Aifos con Ispesl e con i partner dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, durante la quale verrà presentata la campagna europea 2010-2011 della manutenzione sicura. L’incontro è programmato nel quadro dei convegni di Expo SicuraMente, la rassegna sulla cultura della sicurezza che si svolgerà a maggio, il 26, 27 e 28 al quartiere fieristico di Brescia, promossa in collaborazione tre Aifos e Brixia Expo.
“Educare alla salute e alla sicurezza sul lavoro – sostiene in proposito Umberto Sacerdote, direttore generale dell’Ispesl - significa aiutare i ragazzi a sviluppare la capacità di prendere decisioni consapevoli nei riguardi del proprio benessere, in difesa del proprio equilibrio fisico, psichico e sociale, trasmettendo modelli positivi, promuovendo una corretta percezione dei rischi e l’adozione di comportamenti che diventino parte integrante dello stile di vita e di lavoro. Con queste finalità, già da alcuni anni come istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, abbiamo attivato delle iniziative che, su differenti livelli, hanno cercato di dare delle risposte, con l’obiettivo di supportare le istituzioni scolastiche in questo nuovo ed importante compito educativo”.
Fonte: Aifos.
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