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Scuola a rischio infortuni nel Lazio

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Istruzione

22/12/2006

Secondo l’Inail, sul territorio regionale i casi di infortunio in ambito scolastico sono più che raddoppiati.

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Raddoppia il rischio negli istituti scolastici del Lazio. Le rilevazioni Inail relative al 2005 mostrano infatti un incremento del 56% degli infortuni denunciati in ambito scolastico rispetto all’anno precedente.

Analizzando le modalità di accadimento dei 2.407 casi registrati, si scopre che circa il 60% è avvenuto nelle palestre scolastiche o comunque nel corso di attività sportive e motorie.
Mentre circa il 4% si è verificato svolgendo attività di tipo agricolo, forestale o zootecnico.
Circa il 37% dei casi (884) è stato causato da scivolamento o inciampamenti con caduta della persona.
Settecento casi sono da ricondurre alla manipolazione, al trasporto e alla movimentazione di oggetti e attrezzature per lo sport e il gioco, mentre novanta sono stati gli incidenti avvenuti salendo scale e gradinate. Sessantaquattro gli infortuni causati da incidenti che hanno coinvolto automezzi, moto o bus.

La rilevazione degli infortuni avvenuti in ambito scolastico è stata inserita per il secondo anno nel Rapporto regionale  Inail del Lazio; quello del 2005 è stato pubblicato nei giorni scorsi.
Se un lieve calo degli infortuni (-0,6%) e di una leggera inversione di tendenza per le malattie professionali (-2,3%) hanno caratterizzato il 2005, le prime previsioni del 2006 mostrano invece un incremento del 1,4% degli incidenti sul lavoro.
Si tratta ovviamente di dati provvisori e suscettibili di modifiche anche consistenti nel corso dei prossimi mesi.

La crescita sarebbe determinata da una ripresa del fenomeno nell’industria e servizi (+1,9%) e nella gestione per Conto dello Stato (+1,3%). Per quanto riguarda i casi mortali risultano invece in diminuzione per il periodo gennaio-settembre (76 a fronte dei 93 dell’anno precedente). Mentre il dato della gestione industria, commercio e servizi appare allarmante se confrontato con la media nazionale che, nello stesso periodo, registra una diminuzione dello 0,5 %.

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