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Il 50% delle scuole non risponde alle norme antisismiche, a rischio amianto 2 edifici su 10
Puntuale è arrivato anche quest’anno “Ecosistema scuola”, lo studio di Legambiente sullo stato di salute degli oltre settemila edifici scolastici in Italia, realizzato interpellando le amministrazioni comunali dei capoluoghi di provincia.
Dalle rilevazioni del 2003 emerge che il 22,5% delle scuole italiane ha urgente bisogno di interventi di manutenzione straordinaria.
Più del 50% degli istituti scolastici è stato edificato prima dell'entrata in vigore della normativa che regola la costruzione di edifici secondo criteri antisismici (Legge 62/1974), ma come ha certificato anche il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca ben il 57% non è provvisto di un certificato per l'agibilità statica.
Riguardo al rischio amianto, circa nel 20% degli edifici monitorati è stata rilevata la presenza di fonti di amianto fuori e dentro le scuole:
Il 22% degli edifici scolastici si trova a meno di un km da una fonte d'inquinamento (aree industriali, elettrodotti ad alta tensione, discariche).
Secondo la ricerca di Legambiente, nel Nord Italia è riscontrata maggiore attenzione rivolta alla qualità degli edifici scolastici: Parma, Vicenza e Ferrara sono i Comuni che più hanno investito in qualità dei servizi scolastici.
Mentre nella classifica dei disservizi e delle situazioni a rischio, Genova, Napoli e Imperia registrano una situazione particolarmente critica.
Nel ritratto delle scuole italiane, note positive arrivano dall'aumento dei pasti biologici nelle mense, dalla diffusione della raccolta differenziata e si conferma il dato, piuttosto alto, dello scorso anno sulle aree verdi fruibili (71,5%).
Dalle rilevazioni del 2003 emerge che il 22,5% delle scuole italiane ha urgente bisogno di interventi di manutenzione straordinaria.
Più del 50% degli istituti scolastici è stato edificato prima dell'entrata in vigore della normativa che regola la costruzione di edifici secondo criteri antisismici (Legge 62/1974), ma come ha certificato anche il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca ben il 57% non è provvisto di un certificato per l'agibilità statica.
Riguardo al rischio amianto, circa nel 20% degli edifici monitorati è stata rilevata la presenza di fonti di amianto fuori e dentro le scuole:
Edifici in cui sono presenti strutture con amianto
Casi certificati 14,38%
Casi sospetti 5,26%
Azioni di bonifica da amianto negli ultimi due anni 7,64%
Il 22% degli edifici scolastici si trova a meno di un km da una fonte d'inquinamento (aree industriali, elettrodotti ad alta tensione, discariche).
Scuole che si trovano tra un Km e 200m da:
Aree industriali 4,31%
Antenne emittenti radio televisive 7,86%
Strutture militari (polveriere, radar, ecc.) 1,56%
Discariche 0,29%
Aeroporti 1,01%
Elettrodotti ad alta tensione (>150 KV) 1,56%
Scuole che si trovano a meno di 200 metri da:
Aree industriali 1,54%
Antenne emittenti radio televisive 1,23%
Strutture militari (polveriere, radar, ecc.) 0,68%
Discariche 0,23%
Aeroporti 0,12%
Elettrodotti ad alta tensione (>150 KV) 1,35%
Autostrade-superstrade 1,62%
Fonti d'inquinamento acustico 2,50%
Scuole che si trovano a meno di 60 metri da:
Distributori di benzina 1,09%
Elettrodotti a bassa tensione (<150 KV) 0,51%
Secondo la ricerca di Legambiente, nel Nord Italia è riscontrata maggiore attenzione rivolta alla qualità degli edifici scolastici: Parma, Vicenza e Ferrara sono i Comuni che più hanno investito in qualità dei servizi scolastici.
Mentre nella classifica dei disservizi e delle situazioni a rischio, Genova, Napoli e Imperia registrano una situazione particolarmente critica.
Nel ritratto delle scuole italiane, note positive arrivano dall'aumento dei pasti biologici nelle mense, dalla diffusione della raccolta differenziata e si conferma il dato, piuttosto alto, dello scorso anno sulle aree verdi fruibili (71,5%).
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