I vantaggi, i valori e gli aspetti operativi dell’alternanza scuola-lavoro
Milano, 15 Feb – L’alternanza scuola-lavoro, come ricordato più volte nei nostri articoli, è un importante percorso formativo co-progettato da scuole e imprese con l’obiettivo di aiutare i giovani ad acquisire idonee competenze per il futuro professionale favorendo un’idonea attenzione alla prevenzione di infortuni e malattie professionali.
Abbiamo parlato spesso di alternanza scuola-lavoro con riferimento alle varie normative che ne hanno contrassegnato la nascita e lo sviluppo, a partire dal D.Lgs. 15 aprile 2005 n. 77 fino al decreto interministeriale 3 novembre 2017 n. 195, e torniamo oggi sull’argomento cercando di fornire utili indicazioni operative per le aziende.
Per farlo facciamo riferimento ai contenuti di un intervento al convegno “La cultura della sicurezza nelle scuole. Gli impatti e la responsabilità nella gestione quotidiana ai sensi del D. Lgs. 81/08 e della norma applicabile” che, organizzato dall’ Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, si è tenuto il 18 gennaio 2019 a Milano.
I valori della sicurezza sul lavoro
Nell’intervento “La gestione della sicurezza per i giovani in alternanza: l’impegno delle imprese”, a cura di Mariarosaria Spagnuolo (responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro, Assolombarda), si sottolinea che la cultura della salute e sicurezza nelle scuole riguarda anche la “costruzione/promozione di valori condivisi” e il rispetto di regole, norme e procedure.
Dopo aver ricordato chi sono i protagonisti, nella scuola e nelle imprese, dell’ alternanza scuola-lavoro, si riportano alcune “regole fondamentali:
- Lo studente in alternanza è equiparato dal D.Lgs. n. 81/2008 al lavoratore
- Il datore di lavoro deve valutare i rischi ai sensi dell'art. 28, considerando anche quelli connessi alle ‘differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro’”.
Si riportano anche “i valori che uno studente apprende grazie alla sicurezza sul lavoro (Art. 20, D.Lgs. n. 81/2008):
- “Rispetto di sé e degli altri - ‘Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro’;
- Il Senso di lavoro di squadra e di partecipazione - ‘Contribuire…all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro’;
- Rispetto delle regole (orari, modalità di lavoro, cosa fare e cosa no ecc.) - ‘Osservare le disposizioni e le istruzioni impartite’;
- Crescita culturale e professionale - ‘Partecipare ai programmi di formazione’;
- Attenzione al mondo circostante - ‘Segnalare qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza’”.
I passaggi dell’alternanza per le aziende
Sulla base delle regole di base di questo particolare percorso formativo, l’intervento ricorda anche quali sono i passaggi che una azienda può seguire:
- “Partire da una progettazione metodologica che veda ogni protagonista coinvolto per la propria parte”;
- Azienda e Scuola elaborano la ‘convenzione’ tenendo presente sin dall’inizio gli aspetti di sicurezza (es. ripartizione di adempimenti);
- Gli SPP sono coinvolti sin dall’inizio e aggiornano il DVR, elaborando le misure e le procedure necessarie;
- L’azienda (nella sua struttura organizzativa) provvede all’adozione delle misure (informazione, formazione, sorveglianza sanitaria, controllo sul rispetto delle regole ecc.)”.
Si riportano poi altri “passaggi da tenere presente:
- la valutazione dei rischi riguarda la presenza degli studenti in alternanza;
- le misure di prevenzione e protezione tengono conto:
- della possibile necessità di un controllo specifico sull’attività dei ragazzi (presenza di tutor/preposti);
- dell’inesperienza (legata alla età ed alla temporanea permanenza in azienda degli studenti);
- delle caratteristiche fisiche dei ragazzi/e (età e genere) che possono vietare certe lavorazioni o prevedere cautele particolari;
- della lingua dei ragazzi stranieri;
- della diversa percezione del rischio da parte dei ragazzi stranieri;
- ecc.
- in base alle convenzioni, la formazione generale è svolta dalla scuola;
- l’azienda provvede alla formazione specifica (in relazione al DVR);
- il D.Lgs. n. 195/2017 ( Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro) prevede la presenza di tutor aziendali;
- il numero degli studenti dipende dalle effettive capacità strutturali, tecnologiche ed organizzative della azienda, secondo queste proporzioni:
- non più di 5 studenti per tutor, nelle aziende a rischio alto (classificate secondo Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011);
- non più di 8 studenti per tutor, nelle aziende a rischio medio;
- non più di 12 studenti per tutor, nelle aziende a rischio basso;
- nei casi previsti dalla normativa e sulla base della valutazione dei rischi gli studenti sono sottoposti a sorveglianza sanitaria da parte del medico competente;
- la convenzione fra azienda e scuola ripartisce gli obblighi relativi alla sorveglianza sanitaria”.
Fabbrichiamo competenze per il futuro
L’intervento, che vi invitiamo a visionare integralmente, riporta poi indicazioni sull’impegno delle imprese per la promozione dell’alternanza scuola-lavoro e fa riferimento anche alla pubblicazione di un vademecum del 2017 dal titolo «Fabbrichiamo competenze per il futuro. Suggerimenti per un’Alternanza Scuola-Lavoro semplice ed efficace”, a cura dell’Area Sistema Formativo e Capitale Umano di Assolombarda.
Dal vademecum riportiamo un utile indicazione dei vantaggi della progettazione e realizzazione delle attività di Alternanza Scuola-Lavoro per scuole e imprese.
Queste le ricadute positive per le Scuole:
- “creare un ponte tra scuola e lavoro
- entrare in contatto con le attese del mondo del lavoro per migliorare la propria offerta formativa e la competitività dell’istituto sul territorio
- motivare e orientare gli studenti negli studi e nella scelta del percorso post diploma
- creare occasioni di didattica per competenze (resa obbligatoria dalla L.107/2015)
- arricchire i percorsi didattici migliorare l’attrattività della scuola e incrementare le iscrizioni”.
Queste, infine, le ricadute positive per le Aziende:
- “aumentare il livello di competenze nel capitale umano presente sul territorio per contribuire alla competitività del sistema economico
- possibilità di sviluppare le competenze tecniche e trasversali dei potenziali futuri lavoratori già durante il percorso di studi
- ridurre i tempi e investimenti di inserimento di nuove risorse in organico
- creare rapporto privilegiato con le scuole sul territorio
- potenziare la capacità dei propri collaboratori di trasferire know-how senza significativi investimenti in formazione dei dipendenti, ma addestrandoli sul campo
- arricchire il proprio business e la propria organizzazione di freschezza e nuovo entusiasmo attraverso il confronto con le giovani generazioni
- buon ritorno in termini di attrattività, employer branding e responsabilità sociale di impresa sul territorio di riferimento”.
Ricordiamo, in conclusione, l’indice del vademecum:
- Alternanza Scuola-Lavoro: come si fa?
- Vantaggi per tutti, scuole e imprese
- Domande e risposte ai quesiti più frequenti
- Per non correre rischi: un focus sulla sicurezza
RTM
Scarica i documenti da cui è tratto l'articolo:
“ La gestione della sicurezza per i giovani in alternanza: l’impegno delle imprese”, a cura di Mariarosaria Spagnuolo (responsabile Area Salute e Sicurezza, Assolombarda) (formato PDF, 436 kB).
Assolombarda, “ Fabbrichiamo competenze per il futuro. Suggerimenti per un’Alternanza Scuola-Lavoro semplice ed efficace”, a cura dell’Area Sistema Formativo e Capitale Umano, Dispensa n°02/2017 (formato PDF, 3,05 MB).
Scarica la normativa di riferimento:
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.