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Gli studenti "infortunati"

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Istruzione

01/10/2004

Dalla Regione Friuli Venezia Giulia un’analisi del fenomeno infortunistico tra le mura scolastiche.

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Analizzare gli infortuni accaduti agli studenti per poter attuare nelle scuole programmi mirati di prevenzione. E’ questo l’obiettivo dell’analisi, realizzata dall’Agenzia regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia sulla base delle denunce pervenute all’Inail tra il 2000 ed il 2002 relative a infortuni accaduti a studenti.
Non essendo possibile il calcolo di indicatori è stata realizzata una analisi descrittiva del fenomeno, individuando modalità di accadimento, fasce di età più colpite, conseguenze e periodi temporali più a rischio.
Gli eventi analizzati riguardano infortuni occorsi nell’attività di apprendimento di specifiche professionalità (es. durante esercitazioni pratiche in istituti tecnici), ma soprattutto, infortuni occorsi nell’ambito dell’attività di educazione motoria e, quindi, non assimilabili alla tipologia propriamente intesa come “infortunio sul lavoro”.

L’analisi si è limitata inoltre agli eventi definiti dall’INAIL, con l’esclusione di quelli conclusi con le definizioni negative e/o in franchigia.
Per quanto riguarda l’età oltre il 60% degli infortuni definiti interessa studenti tra i 10 e i 15 anni.
Nel 66,7% dei 652 casi accaduti e definiti nel 2002 troviamo riportato il tipo di luogo di accadimento; che nel 39 % degli eventi viene identificato come un luogo di attività sportiva.

La principale modalità di accadimento è la “caduta in piano, su”, mentre gli agenti materiali che più frequentemente hanno causato infortunio sono le superfici di lavoro e di transito e materiali solidi.
Quasi il 50% degli infortuni ha provocato una lussazione o distorsione “mentre ben il 21,1% determini una frattura, indice, quest’ultimo, di gravità degli eventi riscontrati.” Per quanto riguarda le sedi di lesione, oltre la metà dei casi (55,8%) interessano le estremità (mani, caviglie e/o piedi), il 28,3% gli arti, con una leggera prevalenza per quelli inferiori.

Interessante è inoltre osservare i “tempi” degli infortuni; gli eventi accadono soprattutto nelle ore centrali della mattina, in particolare durante la seconda, terza ora, nelle quali si concentrano rispettivamente il 18,8% e 17,5% degli eventi.
Gli infortuni risultano più numerosi nel secondo quadrimestre scolastico (maggio e marzo).
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