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Edifici scolastici: sicurezza lontana
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Scuole italiane ancora una volta “bocciate” da Legambiente in sicurezza. Il rapporto “Ecosistema Scuola 2005”, presentato nei giorni scorsi da Legambiente, evidenzia infatti una situazione di stallo nell’adeguamento alle disposizioni in materia di sicurezza e un crescente numero di edifici collocati nei pressi di aree industriali, in zone con inquinamento acustico o vicino ad antenne ed emittenti radio.
Complice di questa inerzia è, secondo Legambiente, l’ennesima proroga all’applicazione delle disposizioni della Legge 265/1999 riguardo all’adeguamento degli edifici scolastici alle misure di sicurezza.
Lo slittamento della scadenza è stato reso possibile dall’art. 9 del Decreto “milleproroghe” (D.L. 9.11.2004 n. 266), che ha dato la possibilità alle Regioni, “a fronte di comprovate esigenze, di fissare una nuova scadenza del termine già indicato all’art. 15 della L. 265/99, comunque non successivo al 31/12/2005, [...]”. Una opportunità che le regioni non si sono lasciate sfuggire…
L’indagine è stata realizzata nei 103 comuni capoluogo di provincia, tramite questionario relativo alla qualità delle strutture della scuola dell'obbligo. In questa edizione la ricerca é stata allargata anche alle Province per quanto riguarda le scuole superiori.
I questionari sono stati riconsegnati da 89 comuni e 33 province italiane.
Dall’indagine emerge che solo il 57,54% degli istituti analizzati possiede la certificazione completa di agibilità statica. Il 33,71% degli edifici scolastici è in zona a rischio sismico; aumentano i casi di scuole troppo vicine ad aree industriali, che passano dall’8,85% del 2004 all’attuale 9,74%.
Il 13,39% degli edifici scolastici sono troppo vicini ad antenne ed emittenti radio (erano il 6,91% lo scorso anno), forze incremento è stato rilevato nei casi di scuole vicine a fonti di grave inquinamento acustico (da 2,37% a 4,29%).
Un passo avanti fatto è stato fatto relativamente al monitoraggio e alla classificazione delle scuole in cui sono presenti strutture con amianto giudicate pericolose; la certificazione degli edifici in cui sono presenti strutture con amianto a livello nazionale raggiunge il 16,38%, i casi sospetti sono il 3,33%
Le azioni di bonifica negli ultimi due anni sono salite dal 7% all’8,93%. E’ Venezia a detenere il triste primato con l’80% degli edifici scolastici riconosciuti pericolosi per la presenza di amianto, ma in tutti sono stati avviate le bonifiche. Seguono Genova, con il 77% di scuole all’amianto (nel 31% è in itinere la bonifica), e Torino (65%).
"Irrisorio" è invece, secondo Legambiente, il monitoraggio del radon; gli edifici in cui è stato rilevato il rischio radon sono lo 0,22% (casi certificati); azioni di bonifica negli ultimi due anni sono state effettute nello 0,11% degli edifici.
Il testo completo del dossier è consultabile qui.
Scuole italiane ancora una volta “bocciate” da Legambiente in sicurezza. Il rapporto “Ecosistema Scuola 2005”, presentato nei giorni scorsi da Legambiente, evidenzia infatti una situazione di stallo nell’adeguamento alle disposizioni in materia di sicurezza e un crescente numero di edifici collocati nei pressi di aree industriali, in zone con inquinamento acustico o vicino ad antenne ed emittenti radio.
Complice di questa inerzia è, secondo Legambiente, l’ennesima proroga all’applicazione delle disposizioni della Legge 265/1999 riguardo all’adeguamento degli edifici scolastici alle misure di sicurezza.
Lo slittamento della scadenza è stato reso possibile dall’art. 9 del Decreto “milleproroghe” (D.L. 9.11.2004 n. 266), che ha dato la possibilità alle Regioni, “a fronte di comprovate esigenze, di fissare una nuova scadenza del termine già indicato all’art. 15 della L. 265/99, comunque non successivo al 31/12/2005, [...]”. Una opportunità che le regioni non si sono lasciate sfuggire…
L’indagine è stata realizzata nei 103 comuni capoluogo di provincia, tramite questionario relativo alla qualità delle strutture della scuola dell'obbligo. In questa edizione la ricerca é stata allargata anche alle Province per quanto riguarda le scuole superiori.
I questionari sono stati riconsegnati da 89 comuni e 33 province italiane.
Dall’indagine emerge che solo il 57,54% degli istituti analizzati possiede la certificazione completa di agibilità statica. Il 33,71% degli edifici scolastici è in zona a rischio sismico; aumentano i casi di scuole troppo vicine ad aree industriali, che passano dall’8,85% del 2004 all’attuale 9,74%.
Il 13,39% degli edifici scolastici sono troppo vicini ad antenne ed emittenti radio (erano il 6,91% lo scorso anno), forze incremento è stato rilevato nei casi di scuole vicine a fonti di grave inquinamento acustico (da 2,37% a 4,29%).
Un passo avanti fatto è stato fatto relativamente al monitoraggio e alla classificazione delle scuole in cui sono presenti strutture con amianto giudicate pericolose; la certificazione degli edifici in cui sono presenti strutture con amianto a livello nazionale raggiunge il 16,38%, i casi sospetti sono il 3,33%
Le azioni di bonifica negli ultimi due anni sono salite dal 7% all’8,93%. E’ Venezia a detenere il triste primato con l’80% degli edifici scolastici riconosciuti pericolosi per la presenza di amianto, ma in tutti sono stati avviate le bonifiche. Seguono Genova, con il 77% di scuole all’amianto (nel 31% è in itinere la bonifica), e Torino (65%).
"Irrisorio" è invece, secondo Legambiente, il monitoraggio del radon; gli edifici in cui è stato rilevato il rischio radon sono lo 0,22% (casi certificati); azioni di bonifica negli ultimi due anni sono state effettute nello 0,11% degli edifici.
Il testo completo del dossier è consultabile qui.
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