Storie di infortunio: sotto il muro
Sotto il muro
Luogo: Lombardia
Comparto produttivo: edilizia
Esito: Fausto, escavatorista di 20 anni, ha perso la vita
Dove è avvenuto: in un cantiere all’aperto dove si stava costruendo un capannone prefabbricato
Cosa si stava facendo: Fausto stava riempiendo la parte contro collina di materiale che finiva contro il muro appena costruito;
Descrizione infortunio
Il muro era stato costruito per impedire che il terreno della collinetta adiacente il lato corto del capannone franasse vicino al capannone stesso. Fausto con il suo escavatore era intento alle operazioni di copertura con materiale terroso/argilloso della collinetta posta oltre il muro così da riempire fino al colmo del muro la parte opposta di dove si trovava l’escavatore. Ad un certo punto il muro ha ceduto investendo la cabina dell’escavatore in cui si trovava Fausto causandone il decesso.
Non sarebbe successo se
- il muro fosse stato progettato e costruito con materiale adeguato al fine di renderlo stabile,
- si fosse atteso il giusto tempo per lo stesso materiale di “maturare” la sua costruzione, infatti il materiale cementizio deve stare all’interno delle armature per un tempo di 28 giorni per dare il tempo ai vari materiali di stabilizzarsi [1]
- se avessero utilizzato materiale più leggero e non così tanto materiale “bagnato” e per questo molto più pesante.
- si fosse seguita la regola per cui ogni manufatto deve essere progettato e realizzato seguendo la “regola dell’arte”.
- tutte le lavorazioni di cantiere fossero “previste” e incluse nei documenti della sicurezza del cantiere (piano operativo della sicurezza in primis) così da dare istruzioni “operative” ai lavoratori in cantiere, sia per operazioni ordinarie (la costruzione di un muro) sia per quelle straordinarie (sospensione di certe lavorazioni a seguito di importanti piogge);
- i lavoratori fossero stati informati sui rischi nei luoghi e sulle le azioni di prevenzione previste dall’azienda.
Fonte: Dors
[1] La maturazione comprende i processi durante i quali il calcestruzzo fresco sviluppa gradualmente le sue proprietà per effetto della progressiva idratazione del cemento. La velocità di idratazione dipende dalle condizioni climatiche d’esposizione e dalle modalità di scambio d’umidità e calore tra il calcestruzzo e l’ambiente. Per consentire una corretta maturazione è necessario mantenere costantemente umida la struttura realizzata. Mancata maturazione, implica il decadimento delle proprietà meccaniche, nascita di difettosità e della durabilità del calcestruzzo in opera. La corretta maturazione serve a mitigare una serie di problematiche che compaiono nelle prime ore e/o giorni dal getto e fornire la soluzione adeguata caso per caso. Infatti le strutture che presentano superfici non casserate sono esposte al rischio di forte evaporazione di acqua dal calcestruzzo verso l’ambiente esterno. Le strutture gettate entro cassero, invece, sono protette dall’evaporazione di acqua dalle sponde purché queste siano realizzate in materiali impermeabili quali acciaio, pannelli rivestiti con membrana interna di polietilene, pvc, materiale coibente, oppure in compensato di legno trattato con resine.
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