Storie di infortunio: porgi l’altra guancia
Pubblichiamo la storia “Porgi l’altra guancia” (A cura di Marcello Libener, Giorgio Biamino Servizio preSAL della ASL AL) tratta dal repertorio delle “Storie d'infortunio” rielaborate dagli operatori dei Servizi PreSAL delle ASL piemontesi a partire dalle inchieste di infortunio, e raccolte nel sito del Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte (Dors).
La conoscenza delle dinamiche infortunistiche non è sufficiente per comprendere aspetti di contesto, in particolare quelli organizzativi, che sempre più frequentemente ricorrono tra le cause di un evento. Un approccio basato sullo studio di caso, che trasformi le inchieste infortuni in “storie” narrate dagli operatori che hanno svolto l’indagine, può consentire la comprensione dei fattori che hanno indotto il realizzarsi o il permanere di una situazione di rischio permettendo la formulazione e condivisione di soluzioni preventive.
Pubblicità
Porgi l’altra guancia
Luogo: Piemonte
Comparto produttivo: azienda metalmeccanica
Esito: Maurizio, un operaio di 35 anni, ha subito un trauma contusivo alla regione temporo-mandibolare destra per una prognosi iniziale di 4 giorni. Successivamente la diagnosi è stata definita come lesione del vestibolo destro con il prolungamento dell’inabilità a circa due mesi e mezzo.
Dove è avvenuto: provincia di Alessandria
Che cosa si stava facendo: nel reparto di produzione di cavo in rame smaltato, Maurizio effettuava l’operazione di ribobinatura delle bobine di rame al fine di controllarne la qualità e, se del caso, di effettuarne la riparazione.
Descrizione infortunio: Maurizio stava cercando far rientrare una flangia distaccatasi dal suo alloggiamento, utilizzando un albero in metallo di un’altra bobina, con colpi ben assestati. Durante tale manovra, l’albero in metallo è rimbalzato sulla flangia ed ha colpito Maurizio causandogli un forte trauma all’orecchio destro.
Come prevenire:
Il documento di valutazione dei rischi dovrebbe prevedere anche le lavorazioni insolite; solo così la valutazione dei rischi sarà efficace e completa individuando le misure di sicurezza da adottare anche nelle situazioni anomale. Un’analisi più attenta avrebbe portato alla:
- Individuazione dei casi residui di danneggiamento delle flange delle bobine e dei costi dei materiali (bobina e cavo in rame) e elaborazione di modalità di lavoro sicure per la riparazione delle flange,
- predisposizione di attrezzature e spazi per eseguire la procedura,
- Formazione, nel caso specifico costituita soprattutto dalla condivisione con gli operatori delle modalità di lavoro da seguire,
- modalità di verifica sull’adeguatezza della procedura e sulla corretta attuazione da parte dei lavoratori anche tramite un ruolo attivo del preposto.
Fonte: Dors
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.