
Incidenti sul lavoro: Il legno invecchia

Presentiamo un caso di incidente tratto dal sito dell’ATS Brianza, dove sono raccolte varie storie vere analizzate con l’intento di fornire spunti utili per prevenire il ripetersi di situazioni simili.
Per approfondire, consigliamo di scaricare la scheda completa disponibile in fondo alla pagina.
Lavorazione: Edile/rimozione delle tegole del manto di copertura del tetto
Descrizione infortunio:
Contesto:
La ditta incaricata dei lavori doveva occuparsi della parziale demolizione di un “rustico” e della successiva ricostruzione. La fase di lavoro durante il quale è avvenuto l’infortunio è quella della destrutturazione delle falde del tetto ed in particolare della rimozione del manto di copertura in tegole marsigliesi in laterizio.
Dinamica incidente:
L’infortunato si trovava sulla copertura per rimuovere le tegole ad un’altezza di 5 metri circa dal suolo in quanto era già stato demolito il solaio intermedio. L’infortunato accedeva alla copertura
del tetto mediante l’impiego di due scale portatili a pioli oppure utilizzando il trabattello presente in cantiere. Dalla copertura, mancando il solaio intermedio, toglieva le tegole e le lasciava cadere
nel cassone scoperto di un camion opportunamente parcheggiato all’interno del fabbricato direttamente sotto la copertura. Mentre era sulla copertura, caricava il proprio peso su una parte
di tegole sostenuta dai soli listelli in legno (porzione del tetto priva di travi) che cedeva improvvisamente provocando la caduta al suolo dell’infortunato.
Contatto:
Impatto violento della testa del lavoratore contro il pavimento.
Esito trauma:
Trauma da precipitazione – trauma cranico grave
Esito mortale
Perché è avvenuto l’infortunio?
Determinanti dell’evento:
Il lavoratore concentrava tutto il peso corporeo su una parte di copertura sostenuta solo dai listelli di legno posti tra una trave e l’altra.
La struttura della copertura era costituita da un’orditura principale, di travi con sezione rettangolare di 8 cm x 20 cm con un interasse di 60 cm, appoggiate su una trave in legno di colmo a sezione circolare. Sull’orditura principale erano strutturati dei listelli porta tegole in legno di abete aventi sezione 3 cm x 4 cm con un interasse di 35 cm, posti perpendicolarmente alle travi. Pertanto, la copertura del rustico era non calpestabile e non in grado di sostenere né il peso delle persone né quello di eventuali materiali depositati; il deterioramento del legno dei listelli dovuto alla vetustà del fabbricato ha ulteriormente ridotto la resistenza originale del materiale.
Mancata predisposizione di camminamenti sulla copertura atti a distribuire il carico Modulatori:
Totale assenza di sistemi di protezione collettiva e/o individuale
Criticità organizzative alla base dell’evento:
Procedura di lavoro esclusivamente finalizzata a ridurre i tempi di lavorazione senza adottare nessun tipo di prevenzione collettiva o individuale
Mancata previsione di sistemi di protezione collettiva o individuale in funzione della procedura adottata per la demolizione e soprattutto per lo sgombero dei materiali
Mancata valutazione del rischio di caduta e adozione di un programma di demolizione adeguato a ridurre tali rischi
Il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione non ha redatto il Piano di Sicurezza e Coordinamento;
Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione non ha verificato l’idoneità del Piano Operativo di Sicurezza e non ha vigilato in cantiere durante lo svolgimento di operazioni particolarmente rischiose;
Il Committente non ha verificato l'adempimento degli obblighi del coordinatore in fase di progettazione e degli obblighi del coordinatore in fase di esecuzione
Come prevenire:
Lavorazioni effettuate “da sotto” il tetto senza accedere alla copertura: predisposizione di un sottopalco (piano costituito da intavolato completo) utilizzato come piano di lavoro dotato di parapetti contro la caduta dai lati verso il vuoto e di idoneo canale di scarico per l’allontanamento in sicurezza dei materiali di risulta;
Lavorazioni effettuate “da sopra” il tetto con la possibilità di accedere alla copertura: predisposizione di un sottopalco di sicurezza (piano costituito da intavolato completo dotato di normali parapetti e posizionato il più vicino possibile alla copertura in modo tale che l’eventuale caduta dell’operatore per sfondamento non sia superiore a 1,5 m) sotto la copertura contro il rischio di caduta per sfondamento della copertura stessa, di ponteggio di protezione lungo il perimetro del fabbricato contro il rischio di caduta verso l’esterno, di camminamenti sulla copertura che consentono la ripartizione del carico e di idoneo canale di scarico per l’allontanamento in sicurezza dei materiali di risulta;
Prevedere la presenza di un preposto che sorvegli i lavori di demolizione che devono procedere con cautela e con ordine;
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti e coperture, accertarsi che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego.
Scarica la scheda completa (pdf)
Invito: Le Altre ATS Lombarde, le ASL nazionali, le Aziende e loro Associazioni sono invitate a collaborare e contribuire a questa campagna informativa con altre schede di infortunio e di near-miss, comunicandolo al Coordinatore di questa Campagna di Promozione della Sicurezza sergio.bertinelli@ats-brianza.it
Per dettagli sugli obbiettivi di questa campagna comunicativa, si veda la relazione “Progetto ATS Brianza Impariamo dagli errori”
In particolare le Aziende e le loro Associazioni sono invitate a proporre nuovi casi di incidenti (near-miss) utilizzando il "MODELLO GUIDATO semplificato per la compilazione di nuove schede di incidente o near- miss"

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