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I premiati del concorso cinematografico europeo Luoghi di lavoro sicuri
All That Glitters, un film su un operaio in una miniera nell’inospitale regione del Kyrgyzstan, è stato il vincitore della seconda edizione del Premio cinematografico luoghi di lavoro sani e sicuri per il miglior documentario sulle tematiche legate al mondo del lavoro. Il premio, attribuito nell’ambito del 53° festival internazionale del cinema documentario e di animazione di Lipsia, è sostenuto dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA).
Per maggiori informazioni: www.issa.int/8thIFMF.
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Guarda il resoconto della premiazione e interviste ai protagonisiti (Fonte Euronews, in inglese)
Guarda la presentazione del film vincitore (fonte: dok web)
Secondo Jukka Takala, direttore dell’EU-OSHA, All That Glitters meritava di vincere il premio poiché mette in risalto la complessità nella gestione della sicurezza negli ambienti ad alto rischio. Al conferimento del trofeo e della somma di 8 000 euro, Tomas Kudrna, regista del film vincitore, ha dichiarato: “questo film ha dimostrato l’importanza delle misure di sicurezza rigorose quando si lavora a contatto con sostanze chimiche pericolose per estrarre l'oro dalla roccia”.
I sette film di stampo provocatorio, ideati da registi internazionali, nominati per il Premio cinematografico luoghi di lavoro sani e sicuri di quest’anno, trattano sia le conseguenze fisiche che quelle psicologiche ed economiche di condizioni di lavoro sfavorevoli. Ad esempio, un film mostra lavoratori di un cantiere navale in tempi di crisi che devono affrontare il mutamento del valore del lavoro, un altro racconta la storia di un trasportatore di Mumbai i cui polmoni sono stati distrutti dai gas di scarico, un altro ancora descrive, sotto forma di saggio, gli effetti di lunghi orari di lavoro causati dalla tecnologia.
I film nominati sono stati selezionati tra 2 813 documentari provenienti dal 97 paesi presentati al festival di Lipsia quest’anno, tra cui il videocorso " Dirigenti e preposti" prodotto da Mega Italia Media.
Fonte: EU-OSHA
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