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FAD per offrire opportunita'
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Nel numero di PuntoSicuro di lunedì 26 febbraio 2007 abbiamo pubblicato l’interrogazione parlamentare dell’on. Americo Porfidia, sul tema “Puntare sulla Formazione a Distanza per allargare il diritto allo studio”.
Tra i commenti giunti alla nostra redazione segnaliamo quello di un lettore che racconta la sua esperienza, di studente prima e di consulente della sicurezza poi, operante in zone “sperdute” del Paese.
Riguardo alle opportunità offerte dalla FAD, ci permettiamo di far notare al nostro lettore che anche chi abita in zone “servite”, con “corsi nella porta accanto”, dovrebbe poter usufruire della FAD. Oltre al problema della lontananza da grandi centri, ci sono infatti altri casi in cui la formazione in aula comporta gravi disagi, o costituisce un limite invalicabile. Limiti che potrebbero essere superati con la FAD. Si pensi ad esempio alle persone con gravi disabilità fisiche, ma anche ai casi in cui è difficile conciliare la formazione con esigenze familiari.
Ecco il commento del nostro lettore.
Vi ringrazio innanzi tutto per dare la possibilità anche ad un piccolo consulente come me per esprimere l'opinione in merito alla formazione a distanza.
Io abito in provincia di Lucca in un piccolo paese "sperso" nei monti della bella Garfagnana.
"Bella" sicuramente per passare una vacanza nel verde e nella tranquillità della ns. terra.
Purtroppo però devo dire che la situazione lavorativa e formativa lascia un po' a desiderare.
Io ho "perso" 5 anni della mia vita giovanile in treno per poter andare a prendermi un "pezzo di carta" chiamato diploma e per di più da geometra, che chissa' per quanto ancora potrò utilizzare per la mia professione, visto che in Europa non sanno nemmeno che esista.
La mia formazione successiva ha preso poi la direzione nel campo della sicurezza sui luoghi di lavoro e devo dire che il lavoro non mi manca.
Ad oggi però ho visto con grande interesse la FAD perché un abitante delle NS zone già è in difficoltà per raggiungere aziende in ambito provinciale, ma se deve tenere conto delle giornate di lavoro "perse" per gli spostamenti nel raggiungimento delle sedi più vicine dei corsi di formazione, credetemi che si tratta di un vero dramma.
Basterebbe che riuscissimo a farci "ripagare" dai clienti la formazione ed il continuo aggiornamento per dare loro sempre miglior professionalità ... ci rimettiamo due volte perché a loro basta che le cose vadano tutte bene, non sono interesati certo in quale modo.
A mio avviso basterebbe riconoscere questo importante diritto, la FAD appunto, a chi risiede nelle zone come la mia, senza che come al solito se ne approfittino i soliti "furboni" che hanno sedi dei corsi nella porta accanto e magari hanno già vantaggi dal punto di vista della vicinanza delle aziende per il normale lavoro quotidiano.
In ultimo, devo dire che la formazione a distanza forse sarebbe anche un mezzo per stimolare lo sviluppo di un servizio quale il collegamento internet mediante ADSL, che a mio avviso nel 2007 dovrebbe veramente raggiungere tutte le case ed invece ci si trova ancora a scaricare file a 4-5 kB al secondo quando tutto va bene.
Grazie infinite per l'attenzione.
(Spero che il msg non sia solo uno sfogo personale, ma che insieme ad altri possa raggiungere chi può "ascoltare", "capire" ed "agire".)
Complimenti per le news di PUNTO SICURO.
Geom. F.G.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Nel numero di PuntoSicuro di lunedì 26 febbraio 2007 abbiamo pubblicato l’interrogazione parlamentare dell’on. Americo Porfidia, sul tema “Puntare sulla Formazione a Distanza per allargare il diritto allo studio”.
Tra i commenti giunti alla nostra redazione segnaliamo quello di un lettore che racconta la sua esperienza, di studente prima e di consulente della sicurezza poi, operante in zone “sperdute” del Paese.
Riguardo alle opportunità offerte dalla FAD, ci permettiamo di far notare al nostro lettore che anche chi abita in zone “servite”, con “corsi nella porta accanto”, dovrebbe poter usufruire della FAD. Oltre al problema della lontananza da grandi centri, ci sono infatti altri casi in cui la formazione in aula comporta gravi disagi, o costituisce un limite invalicabile. Limiti che potrebbero essere superati con la FAD. Si pensi ad esempio alle persone con gravi disabilità fisiche, ma anche ai casi in cui è difficile conciliare la formazione con esigenze familiari.
Ecco il commento del nostro lettore.
Vi ringrazio innanzi tutto per dare la possibilità anche ad un piccolo consulente come me per esprimere l'opinione in merito alla formazione a distanza.
Io abito in provincia di Lucca in un piccolo paese "sperso" nei monti della bella Garfagnana.
"Bella" sicuramente per passare una vacanza nel verde e nella tranquillità della ns. terra.
Purtroppo però devo dire che la situazione lavorativa e formativa lascia un po' a desiderare.
Io ho "perso" 5 anni della mia vita giovanile in treno per poter andare a prendermi un "pezzo di carta" chiamato diploma e per di più da geometra, che chissa' per quanto ancora potrò utilizzare per la mia professione, visto che in Europa non sanno nemmeno che esista.
La mia formazione successiva ha preso poi la direzione nel campo della sicurezza sui luoghi di lavoro e devo dire che il lavoro non mi manca.
Ad oggi però ho visto con grande interesse la FAD perché un abitante delle NS zone già è in difficoltà per raggiungere aziende in ambito provinciale, ma se deve tenere conto delle giornate di lavoro "perse" per gli spostamenti nel raggiungimento delle sedi più vicine dei corsi di formazione, credetemi che si tratta di un vero dramma.
Basterebbe che riuscissimo a farci "ripagare" dai clienti la formazione ed il continuo aggiornamento per dare loro sempre miglior professionalità ... ci rimettiamo due volte perché a loro basta che le cose vadano tutte bene, non sono interesati certo in quale modo.
A mio avviso basterebbe riconoscere questo importante diritto, la FAD appunto, a chi risiede nelle zone come la mia, senza che come al solito se ne approfittino i soliti "furboni" che hanno sedi dei corsi nella porta accanto e magari hanno già vantaggi dal punto di vista della vicinanza delle aziende per il normale lavoro quotidiano.
In ultimo, devo dire che la formazione a distanza forse sarebbe anche un mezzo per stimolare lo sviluppo di un servizio quale il collegamento internet mediante ADSL, che a mio avviso nel 2007 dovrebbe veramente raggiungere tutte le case ed invece ci si trova ancora a scaricare file a 4-5 kB al secondo quando tutto va bene.
Grazie infinite per l'attenzione.
(Spero che il msg non sia solo uno sfogo personale, ma che insieme ad altri possa raggiungere chi può "ascoltare", "capire" ed "agire".)
Complimenti per le news di PUNTO SICURO.
Geom. F.G.
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