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Brescia: un impegno per ridurre gli infortuni sul lavoro
Brescia per la sicurezza sul lavoro. Da istituzioni e associazioni viene promesso l’impegno per cercare di ridurre il grave fenomeno degli infortuni sul lavoro: nel 2002 a Brescia sono stati 75 ogni mille addetti contro la media lombarda di 51.
Il tema della sicurezza è stato infatti al centro di una intera seduta del Consiglio provinciale svoltosi nei giorni scorsi.
Il Consiglio ha impegnato la Commissione lavoro a raccogliere, presso soggetti direttamente interessati alla questione sicurezza (istituzioni, organizzazioni sindacali, imprenditoriali, Associazioni di categoria..), opinioni e di eventuali proposte per l’approfondimento del problema.
Nel corso della seduta si sono succeduti gli interventi dei consiglieri. Su un punto sono stati tutti concordi: la necessità di un processo di formazione continua per la promozione della cultura della prevenzione e della sicurezza.
Di sicurezza sul lavoro sul territorio bresciano si è avuto occasione di parlare anche in un dibattito, dal titolo ‘’Immigrati in classe’’, che andrà in onda su una televisione locale.
Il dibattito verteva sugli 8 centri territoriali bresciani, e sui Centri di formazione professionale dove si impara l’italiano e si apprende un mestiere soprattutto da parte degli immigrati extracomunitari.
Le statistiche indicano che tra i lavoratori extracomunitari si registra un elevato numero di infortuni. In molti casi, a causa di difficoltà linguistiche, risulta arduo ‘’comunicare la sicurezza’’ realizzare opportuna informazione e formazione sul tema della sicurezza.
Un progetto in questa direzione è stato portato avanti anche dall’Associazione Industriali Bresciani. ‘’L’Aib - ha dichiarato Matteo Meroni, presidente della sezione Piccola industria e Direttore di PuntoSicuro - intende sviluppare la conoscenza della lingua italiana nelle aziende. Una lingua italiana diretta alle questioni fondamentali del mondo del lavoro. In tal senso i nostri docenti insegneranno l’italiano della sicurezza, ovvero dela legge 626 che si occupa di sicureza sui luoghi di lavoro, e del contratto che lega impresa e dipendenti.’’
Il tema della sicurezza è stato infatti al centro di una intera seduta del Consiglio provinciale svoltosi nei giorni scorsi.
Il Consiglio ha impegnato la Commissione lavoro a raccogliere, presso soggetti direttamente interessati alla questione sicurezza (istituzioni, organizzazioni sindacali, imprenditoriali, Associazioni di categoria..), opinioni e di eventuali proposte per l’approfondimento del problema.
Nel corso della seduta si sono succeduti gli interventi dei consiglieri. Su un punto sono stati tutti concordi: la necessità di un processo di formazione continua per la promozione della cultura della prevenzione e della sicurezza.
Di sicurezza sul lavoro sul territorio bresciano si è avuto occasione di parlare anche in un dibattito, dal titolo ‘’Immigrati in classe’’, che andrà in onda su una televisione locale.
Il dibattito verteva sugli 8 centri territoriali bresciani, e sui Centri di formazione professionale dove si impara l’italiano e si apprende un mestiere soprattutto da parte degli immigrati extracomunitari.
Le statistiche indicano che tra i lavoratori extracomunitari si registra un elevato numero di infortuni. In molti casi, a causa di difficoltà linguistiche, risulta arduo ‘’comunicare la sicurezza’’ realizzare opportuna informazione e formazione sul tema della sicurezza.
Un progetto in questa direzione è stato portato avanti anche dall’Associazione Industriali Bresciani. ‘’L’Aib - ha dichiarato Matteo Meroni, presidente della sezione Piccola industria e Direttore di PuntoSicuro - intende sviluppare la conoscenza della lingua italiana nelle aziende. Una lingua italiana diretta alle questioni fondamentali del mondo del lavoro. In tal senso i nostri docenti insegneranno l’italiano della sicurezza, ovvero dela legge 626 che si occupa di sicureza sui luoghi di lavoro, e del contratto che lega impresa e dipendenti.’’
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