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Industria chimica e sicurezza

Nel numero di novembre del periodico “Dati Inail”, sono stati offerti alcuni spunti sull’andamento infortunistico nell’industria chimica.
Tale comparto nel 2002 ha fatto registrare buone performance nella chimica fine e per il consumo, in particolare nella produzione dei cosmetici.

“In tale contesto, che vede diminuire il peso della tradizionale chimica di base dominata dai grandi poli industriali, - afferma l’Inail - il quadro infortunistico dell’industria chimica, che rappresenta meno del 3% di tutte le industrie manifatturiere, ha conosciuto negli ultimi anni un andamento sostanzialmente decrescente sia dei casi denunciati che di quelli indennizzati; in particolare per questi ultimi, il 2002, rispetto all’anno precedente, ha segnato una riduzione del 5,4%, superiore a quella riscontrata per l’intero comparto manifatturiero (-5,1%).”
Tuttavia è da rilevare che nell’ambito dell’industria manifatturiera, questa non è la riduzione più consistente.

Riguardo all’andamento delle malattie professionali, l’industria chimica, tra le manifatturiere, provoca il maggior numero di tumori; nel periodo 1999-2002 nelle industrie manifatturiere sono stati indennizzati 507 casi di tumore, 49 dei quali nell’industria chimica (9,6%).

I casi di malattia professionale indennizzati nell’industria chimica per tipo di malattia nel 2001 sono i seguenti: cutanee (26,4%), tumori (26,3%), ipoacusia (18,4%), respiratorie (10,5%), osteoarticolari (5,3%), apparato digerente (2,6%), altre (10,5%).
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