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La sicurezza nell’UE guarda al futuro
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L’Europa deve investire in ricerca nel campo della sicurezza. Lo sostiene la Commissione europea nella comunicazione "Le tappe future della ricerca in materia di sicurezza", in risposta a quanto emerso nella relazione "Ricerca per un'Europa sicura”, curata da un gruppo di lavoro composto da 27 tra rappresentanti dell’industria e politici europei.
"Le nuove tecnologie sono essenziali nella lotta contro il terrorismo e possono di fatto salvare vite umane", ha dichiarato il Commissario europea per la ricerca Philippe Busquin. "Un solido programma di ricerca europeo in materia di sicurezza è fondamentale ai fini della nostra sicurezza e migliorerà la competitività dell'Europa in molti settori.”
La comunicazione ha individuato le fasi future, che comprendono: l’elaborazione di un programma europeo di ricerca in materia di sicurezza nel triennio 2007-2010, la costituzione nei prossimi mesi di un "Comitato consultivo europeo per la ricerca in materia di sicurezza" per la consultazione e la cooperazione con le parti interessate.
In vista del programma di ricerca in materia di sicurezza da attuarsi nel triennio 2007-2010, lo scorso marzo, la Commissione ha avviato un' "azione preparatoria" triennale, dotata di un bilancio annuale di 15 milioni di euro per il 2004 e di 25 milioni di euro per il 2005 ed il 2006.
Al 23 giugno, scadenza del primo invito a presentare proposte, erano stati trasmessi oltre 170 progetti ammissibili.
Tra i partecipanti vi sono imprese che operano nei settori aerospaziale, delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, dell'integrazione di sistemi e della difesa. Dodici progetti che saranno avviati entro dicembre vertono su aspetti quali la consapevolezza delle situazioni, la protezione dei sistemi collegati in rete, la protezione dal terrorismo, la gestione delle crisi e l'interoperabilità dei sistemi di controllo e di comunicazione. Altri due inviti a presentare proposte saranno pubblicati all'inizio del 2005 e del 2006.
Nelle fasi future della ricerca in materia di sicurezza, la Commissione prevede inoltre la “creazione di una cornice istituzionale efficace che tenga conto delle politiche dell'Unione nel settore interessato, segnatamente la politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la politica europea in materia di sicurezza e di difesa (PESD), nonché la nuova “Agenzia europea di difesa (AED)” e le misure specifiche per l'aggiudicazione dei contratti e dei finanziamenti relativi alla ricerca in materia di sicurezza.”
L’Europa deve investire in ricerca nel campo della sicurezza. Lo sostiene la Commissione europea nella comunicazione "Le tappe future della ricerca in materia di sicurezza", in risposta a quanto emerso nella relazione "Ricerca per un'Europa sicura”, curata da un gruppo di lavoro composto da 27 tra rappresentanti dell’industria e politici europei.
"Le nuove tecnologie sono essenziali nella lotta contro il terrorismo e possono di fatto salvare vite umane", ha dichiarato il Commissario europea per la ricerca Philippe Busquin. "Un solido programma di ricerca europeo in materia di sicurezza è fondamentale ai fini della nostra sicurezza e migliorerà la competitività dell'Europa in molti settori.”
La comunicazione ha individuato le fasi future, che comprendono: l’elaborazione di un programma europeo di ricerca in materia di sicurezza nel triennio 2007-2010, la costituzione nei prossimi mesi di un "Comitato consultivo europeo per la ricerca in materia di sicurezza" per la consultazione e la cooperazione con le parti interessate.
In vista del programma di ricerca in materia di sicurezza da attuarsi nel triennio 2007-2010, lo scorso marzo, la Commissione ha avviato un' "azione preparatoria" triennale, dotata di un bilancio annuale di 15 milioni di euro per il 2004 e di 25 milioni di euro per il 2005 ed il 2006.
Al 23 giugno, scadenza del primo invito a presentare proposte, erano stati trasmessi oltre 170 progetti ammissibili.
Tra i partecipanti vi sono imprese che operano nei settori aerospaziale, delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, dell'integrazione di sistemi e della difesa. Dodici progetti che saranno avviati entro dicembre vertono su aspetti quali la consapevolezza delle situazioni, la protezione dei sistemi collegati in rete, la protezione dal terrorismo, la gestione delle crisi e l'interoperabilità dei sistemi di controllo e di comunicazione. Altri due inviti a presentare proposte saranno pubblicati all'inizio del 2005 e del 2006.
Nelle fasi future della ricerca in materia di sicurezza, la Commissione prevede inoltre la “creazione di una cornice istituzionale efficace che tenga conto delle politiche dell'Unione nel settore interessato, segnatamente la politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la politica europea in materia di sicurezza e di difesa (PESD), nonché la nuova “Agenzia europea di difesa (AED)” e le misure specifiche per l'aggiudicazione dei contratti e dei finanziamenti relativi alla ricerca in materia di sicurezza.”
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